“Onorare la memoria di chi, con coraggio e integrità, ha scelto di opporsi alla mafia, difendendo i valori di legalità, giustizia e libertà”.
Così l’Assessora alla Legalità, Elena Mazzoni, alla vigilia del 33° anniversario della strage di via D’Amelio, ricorda il sacrificio del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta, che persero la vita nell’attentato del 19 luglio 1992 a Palermo.
“Questa data– prosegue l’assessora- non è solo un momento di commemorazione, ma anche un rinnovato impegno collettivo: la forza del sacrificio di Borsellino vive ogni giorno nelle scelte responsabili che facciamo nelle istituzioni, nelle scuole, nei territori. Il suo esempio ci ricorda che la lotta contro ogni forma di criminalità organizzata richiede vigilanza, partecipazione civile e collaborazione attiva”.
Negli ultimi mesi, le indagini e i processi collegati alla strage di via D’Amelio sono proseguiti, con nuove udienze e approfondimenti dedicati a fare piena luce su quanto accaduto: “La richiesta di verità da parte dei cittadini e dei familiari è ancora viva e legittima. Oggi più che mai, dopo 33 anni, bisogna continuare nella legittima pretesa di conoscenza su tutta la verità con riguardo ai responsabili, ben oltre gli esecutori materiali– aggiunge Mazzoni-. L’adesione ai principi che guidarono Paolo Borsellino deve essere quotidiana: la memoria non deve mai trasformarsi in semplice ritualità, ma divenire stimolo a cercare sempre la giustizia, difendendo la legalità con tenacia e speranza nel futuro”.
L’assessora chiude il ricordo con un appello: “Restiamo uniti nella ricerca della verità e nella costruzione di una società libera dalle mafie”.