FLC Cgil Emilia-Romagna: avviati i ricorsi legali su AB24 E AB25

“Nonostante le segnalazioni, l’amministrazione non rettifica: l’unica via resta il tribunale”



“La situazione è caotica e lesiva dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che da anni sono impegnati nel superamento di procedure concorsuali obsolete, stratificate e farraginose. Non bastano le denunce che da tempo stiamo sollevando sulle procedure di stabilizzazione del personale precario. Siamo al paradosso: i vincitori e gli idonei dei concorsi, si vedono costretti a tutelare i propri diritti attivando ricorsi che hanno un costo importante”.

Così FLC CGIL Emilia Romagna che prosegue: “Molti candidati hanno già sostenuto significativi costi economici e personali (trasferte, esami, preparazione professionale) per partecipare a concorsi pubblici. È ingiusto che per l’inedia dell’amministrazione che non è in grado di garantire la correttezza delle procedure, questi diritti vengano sacrificati.

Per questo, la FLC CGIL Emilia-Romagna ha deciso di avviare formale ricorso legale a tutela dei docenti penalizzati nelle procedure di immissione in ruolo, con particolare riferimento alle classi di concorso AB24 e AB25.

La decisione arriva a seguito delle numerose e documentate criticità che stanno emergendo nella gestione delle nomine, tra cui:
• Surroghe non effettuate, con conseguente blocco dello scorrimento delle graduatorie;
• Errori nei punteggi delle graduatorie di merito (GM) dei concorsi PNRR;
• Posti disponibili non assegnati, nonostante la presenza di candidati utilmente collocati.

Nonostante le ripetute e insistenti richieste di rettifica – dichiara la FLC CGIL Emilia-Romagna – l’amministrazione non sembra intenzionata a intervenire ulteriormente. A fronte di questo silenzio e della mancanza di correzioni, riteniamo che l’azione legale sia, al momento, l’unico strumento efficace per tutelare i diritti dei lavoratori coinvolti.

La nostra organizzazione continuerà a seguire con la massima attenzione l’evolversi della vicenda, garantendo tutela collettiva, trasparenza e pieno supporto legale a chi ogni giorno, anche nella precarietà, garantisce il funzionamento della scuola pubblica” – conclude FLC CGIL Emilia Romagna.