Con l’approvazione dell’emendamento “salva titoli L-19 per le educatrici dei servizi educativi” si dovrebbe chiudere il paradossale vuoto normativo che rischiava di escludere dai servizi educativi centinaia di educatrici ed educatori, migliaia se consideriamo l’ambito nazionale.
In assenza di tale “sanatoria” in Emilia Romagna la situazione sarebbe drammatica: i nidi e i servizi educativi rischierebbero di non riaprire a settembre per carenza di personale qualificato. E molti degli esclusi — oltre 400 lavoratrici e lavoratori — sono già oggi in servizio o inseriti nelle graduatorie.
Nei giorni scorsi abbiamo incontrato nelle nostre sedi territoriali, le lavoratrici e i lavoratori coinvolti da questa molestia burocratica, incontrato i rettori e chiesto un incontro alla regione; ad Anci abbiamo chiesto garanzie al fine di non ostacolare l’accesso alla professione da parte di chi è coinvolto in questa spiacevole vicenda.
Pertanto CGIL , FP e FLC dell’ Emilia Romagna chiedono ora che il Governo renda operativa nel più breve tempo possibile la soluzione trovata affinché, all’avvio dei servizi, non vi siano ripercussioni per le lavoratrici, i lavoratori e le famiglie.
(CGIL, FP e FLC Emilia Romagna)