
Via libera del Consiglio Comunale al nuovo Documento unico di programmazione (Dup), articolato nella “Sezione Strategica 2026–2029” e nella “Sezione Operativa 2026–2028”, che è stato approvato con i voti a favore di Pd, Avs, Pri-Azione-Sl, Spazio democratico e Movimento 5 stelle, quelli contrari di Fratelli d’Italia, Lega Modena e Modena in ascolto. È la prima volta che le due sezioni vengono esaminate e deliberate contestualmente, in coerenza con le recenti modifiche introdotte a seguito dell’aggiornamento del Regolamento comunale di contabilità.
Presentato in aula dall’assessore al Bilancio Vittorio Molinari, il Dup è lo strumento cardine della pianificazione del Comune. Previsto dalla normativa nazionale, rappresenta l’atto di indirizzo che mette in relazione la visione politica e strategica della città con la successiva costruzione del Bilancio di previsione. In particolare, costituisce la base conoscitiva e programmatica che consente di individuare le priorità di mandato e di declinarle in scelte operative e finanziarie.
Entrando più nel dettaglio, la “Sezione Strategica 2026–2029”, a partire dall’analisi del contesto esterno (demografico, sociale, economico e ambientale della città) e di quello interno, traduce le Linee programmatiche di mandato – approvate l’8 luglio 2024 nel corso della seduta di insediamento del Consiglio – in cinque politiche di governo, ciascuna articolata in indirizzi e obiettivi strategici che orientano l’azione complessiva dell’ente: Modena per le persone (cura, inclusione, benessere e salute), Modena per le sicurezze (legalità, integrazione e sicurezza urbana), Modena fa scuola (città educativa, creativa, culturale e sportiva), Modena vivibile (qualità urbana, verde, mobilità sostenibile e transizione ecologica) e Open Modena (città dinamica e attrattiva, europea e per l’Europa, della, innovazione, partecipazione e semplificazione).
La “Sezione Operativa 2026–2028” sviluppa, invece, queste scelte strategiche in obiettivi articolati su base triennale e comprende, inoltre, la programmazione in materia di lavori pubblici di importo pari o superiore a 150.000 euro, di acquisti di beni e servizi di importo pari o superiore a 140.000 euro, di fabbisogno di personale, gestione e valorizzazione del patrimonio, insieme all’analisi delle risorse economico-finanziarie e delle società partecipate. La struttura “a cascata” garantisce coerenza tra indirizzi, obiettivi strategici e obiettivi operativi. Come sottolineato nella presentazione fatta dall’assessore al Bilancio, le cinque politiche si articolano in 35 indirizzi strategici che, a loro volta, trovano corrispondenza in una serie di obiettivi operativi misurabili, così da rendere tangibile e valutabile il percorso di attuazione.
Con l’approvazione congiunta delle due sezioni, il Comune di Modena rafforza così l’integrazione tra pianificazione strategica e programmazione operativa, ponendo le basi per la successiva redazione del Bilancio di previsione e garantendo maggiore trasparenza, chiarezza e continuità all’azione amministrativa.