“Per Gaza”, 4 ore di sciopero venerdì 19 settembre, a Modena presidio in Prefettura



Giornata di mobilitazione nazionale “Per Gaza” venerdì 19 settembre 2025 proclamata dalla Cgil nazionale con ore di sciopero di tutti i settori privati.

Una prima necessaria reazione a quanto sta accadendo a Gaza City, di fronte all’urgenza di dare una risposta radicata e diffusa del mondo del lavoro.

In Emilia Romagna lo sciopero è di 4 ore (ultime 4 ore del turno di lavoro) per tutti i settori privati (sono esclusi i servizi pubblici essenziali sottoposti alla Legge 146/90). In allegato il comunicato stampa Cgil Emilia Romagna con il commento del segretario Massimo Bussandri.

A Modena venerdì 19 settembre, in concomitanza con lo sciopero, è prevista alle ore 15 (e sino alle 17) una manifestazione presso la sede della Prefettura (viale Martiri della Libertà, 20) a cui parteciperanno centinaia di lavoratori e sindacalisti.

Diverse sono le associazioni che hanno già aderito alla mobilitazione del 19 settembre (Arci, Acli, Movimento non violento, le adesioni sono in divenire…) che insieme alla Cgil che insieme alla Cgil saranno ricevute dal Prefetto di Modena per chiedere al Governo un forte impegno per fermare il genocidio a Gaza ad opera dell’esercito israeliano.

“Vogliamo chiamare a responsabilità il Governo italiano – afferma Daniele Dieci segretario Cgil Modena – vogliamo smuoverlo da questo silenzio, vogliamo spingerlo a denunciare quello che sta succedendo a Gaza, e alla necessità di riconoscere lo stato Palestinese, di bloccare l’invasione e il genocidio, e mettere in discussione anche gli accordi commerciali con Israele”.

“E’ vergognoso quello che sta succedendo e consegneremo al Prefetto un documento con tutte le nostre richieste” conclude Dieci.

La Cgil ribadisce la necessità di fermare ogni intervento militare nella Striscia, garantire corridoi umanitari, mettere in sicurezza la popolazione civile, sostenere e garantire la sicurezza di tutte le missioni umanitarie in corso, compresa la Global Sumud Flottilla, come priorità immediate.

Chiediamo inoltre che venga sospeso ogni accordo di cooperazione commerciale e militare con Israele finché non si ferma la guerra a Gaza e l’occupazione della Cisgiordania. È necessario mettere in campo azioni concrete per rimuovere l’embargo umanitario e riconoscere lo stato di Palestina. I governi e le istituzioni internazionali si adoperino immediatamente per fermare ciò che sta accadendo, fino ad arrivare alla convocazione di una conferenza di Pace sotto egida ONU.

La Cgil prosegue il proprio impegno per la Pace, in Palestina come in Ucraina, e contro tutte le guerre.