Turismo, digitale, integrazione, ma anche cultura come attivatore di sviluppo. Sono i temi dei 47 progetti delle cooperative di comunità approvati dalla Regione e finanziati con oltre 217mila euro. Le azioni spaziano dalla organizzazione di eventi per la promozione enogastronomica dei territori alle attività di accoglienza, fruizione e ristorazione per accrescere l’attrattività in chiave turistica dell’Appennino e non solo, dall’acquisto di attrezzature per la cura del verde alla riqualificazione degli spazi, fino alla digitalizzazione delle attività.
Il contributo della Regione è indirizzato a sostenere due tipi di intervento che vanno conclusi entro il 31 dicembre 2025.
Un primo aiuto riguarda l’avviamento delle Cooperative e il consolidamento del progetto imprenditoriale (per esempio spese notarili di costituzione o adeguamento dello Statuto, formazione dei soci, consulenze): sono state presentate 29 domande ed erogati fondi per 77mila euro, nel limite massimo di 3.200 euro per ciascuna istanza.
Il secondo tipo di intervento, per il quale sono state presentate 18 domande finanziate in tutto con oltre 140mila euro, copre le spese per investimenti: il miglioramento della funzionalità di locali dove si svolge l’attività, l’acquisto di attrezzature e arredi, il rinnovo e ampliamento di impianti, l’acquisto di autoveicoli o, ancora, consulenze qualificate di sostegno all’innovazione. Ogni progetto finanziato ha ottenuto un sostegno nel limite del 70% della spesa, per un importo massimo di 10mila euro.
“Le cooperative di comunità sono veri laboratori di innovazione sociale: ricoprono un ruolo fondamentale nell’alimentare iniziative di rinascita economica e sociale nei borghi dell’Appennino e nelle aree interne dell’Emilia-Romagna, creando nuove opportunità economiche, turistiche, di fruizione e contribuendo così ad accrescere l’attrattività dei territori – commenta l’assessore regionale a Montagna e Aree interne, Davide Baruffi -. Nell’ambito della strategia per lo sviluppo della Montagna condivisa con enti locali e territori, la Regione è impegnata per sostenerne l’attività in modo concreto, perché rappresentano elementi veri di vitalità delle aree più periferiche, con una funzione importante di miglioramento della qualità della vita e dell’accoglienza”. “Un ringraziamento particolare- conclude l’assessore Baruffi- va alle tre centrali cooperative che, oltre ad aver assicurato un contributo fondamentale nella stesura della legge di settore, hanno affiancato la Regione e le diverse cooperative di comunità nell’interpretare al meglio le opportunità offerte dalla norma e dai bandi che puntano a garantirne l’operatività”.