18enne arrestato per spaccio: utilizzava la casa della fidanzata a Campegine come base



Sabato scorso 11 ottobre, la Polizia di Stato di Reggio Emilia, nell’ambito di specifici servizi volti alla prevenzione e repressione dei delitti in materia di sostanze stupefacenti effettuati dalla Squadra Mobile, ha tratto in arresto in flagranza di reato un 18enne reggiano, trovato in possesso di oltre 200 grammi di cocaina, già in parte suddivisa in dosi, di un bilancino di precisione e di altro materiale comunemente utilizzato per il confezionamento della sostanza stupefacente, oltre alla somma di 560 euro in banconote di piccolo taglio.

Il giovane, da tempo monitorato dagli agenti della Polizia di Stato, aveva pensato di eludere i controlli delle forze dell’ordine, occultando la sostanza stupefacente a casa della sua fidanzata, nel comune di Campegine.

Sabato mattina, durante un servizio di osservazione, gli investigatori hanno intuito che fosse arrivato il momento di agire. Dopo aver visto la donna uscire da sola dall’abitazione l’hanno fermata per un controllo in luogo distante da casa e poiché la stessa era sprovvista delle chiavi hanno suonato al campanello dell’abitazione dove all’interno vi era solo il giovane diciottenne.

Quest’ultimo, convinto che a suonare fosse stata la fidanzata, apriva subito la porta di casa facendo poi l’amara scoperta. Dopo averlo identificato, gli uomini della Squadra Mobile iniziavano l’attività di ricerca conclusasi positivamente con il sequestro della droga e del denaro ritenuto provento dell’attività di spaccio.

Al termine delle formalità di rito il giovane, che vantava un precedente di polizia specifico, è stato tratto in arresto in flagranza di reato ed associato agli arresti domiciliari presso l’abitazione familiare, in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida prevista nella mattinata di ieri. All’esito della stessa, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto nei confronti del 18enne la misura cautelare dell’obbligo di presentazione presso gli uffici di polizia giudiziaria due volte al giorno.

Proseguono le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Dott. Calogero Gaetano Paci al fine di ricostruire la filiera dell’approvvigionamento della sostanza stupefacente sequestrata.

Essendo il procedimento penale nella fase delle indagini preliminari, vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.