Castelnovo Monti: finisce in carcere il presunto autore dell’incendio di due automezzi come atto ritorsivo



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Potrebbe essere stato un atto ritorsivo quello che avrebbe visto un uomo di 68 anni, originario della Calabria e residente nel reggiano incendiare, nella notte tra il 21 ed il 22 agosto, due autovetture parcheggiate nelle pertinenze di un’abitazione dell’Appennino reggiano. Secondo quanto emerso, il gesto avrebbe avuto origine da vecchie tensioni di natura economica tra l’indagato e la vittima, legate a un rapporto debitorio risalente nel tempo e mai del tutto risolto.

A seguito della denuncia presentata dalla vittima, i carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Castelnovo né Monti hanno avviato le indagini e, grazie anche alle telecamere di videosorveglianza, avrebbero portato ad acquisire elementi di presunta responsabilità nei confronti del 68enne.

I fatti risalgono alla notte tra il 21 ed il 22 agosto scorso, quando la famiglia della vittima si sarebbe svegliata improvvisamente per un incendio che aveva coinvolto due autovetture parcheggiate vicino all’abitazione. Sul posto intervenivano immediatamente i Vigili del Fuoco di Castelnovo né Monti, ed una pattuglia dei carabinieri della stazione di Casina. Dall’immediato sopralluogo svolto dai Vigili del fuoco, si sarebbe trattato di un incendio doloso, in quanto venivano rinvenute nelle immediate vicinanze due bottiglie contenente tracce di benzina. Le successive indagini svolte dai militari della Compagnia di Castelnovo né Monti, si concentravano in primis sulla visione delle immagini estrapolate dal sistema di sorveglianza dell’abitazione, che confermavano l’ipotesi dolosa avanzata dai Vigili del Fuoco. Si vedeva infatti un uomo, alle ore 01:30 circa, versava del liquido evidentemente infiammabile, contenuto in due bottiglie, sui due mezzi da cui dipendeva l’innesco del fuoco. Gli ulteriori approfondimenti investigativi, quali indagini tecniche, analisi dei tabulati telefonici, unitamente alle intercettazioni, avrebbero portato ad acquisire elementi di presunta responsabilità nei confronti dell’indagato.

Secondo gli elementi emersi, l’uomo avrebbe agito con l’intento di farsi giustizia da sé, per ottenere il pagamento di un debito non saldato. Le conversazioni intercettate tra lui e i familiari lascerebbero intendere una chiara consapevolezza delle conseguenze del gesto, con l’uso di stratagemmi per non farsi identificare, come il veicolo intestato a un parente e l’abbigliamento notturno.

La procura reggiana condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri richiedeva ed otteneva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 68enne. L’ordinanza veniva trasmessa ieri pomeriggio ai militari della Compagnia di Castelnovo ne’ Monti, i quali vi davano esecuzione rintracciando l’uomo e traducendolo in carcere. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.