Missione istituzionale del presidente de Pascale a Bruxelles, oggi l’intervento all’Annual Summit della Disruptive and Emerging Technology Alliance



Intelligenza artificiale, cybersicurezza, diritti digitali, sviluppo delle competenze e cooperazione tra governi e territori: sono alcune delle sfide al centro del confronto internazionale sulle politiche per l’innovazione e sulla governance delle tecnologie emergenti, con l’obiettivo di accompagnare la transizione digitale verso un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo, fondato su intelligenza artificiale affidabile, sovranità digitale e cooperazione multilivello, capace di creare nuove opportunità, ridurre le disuguaglianze e rafforzare la coesione tra comunità e istituzioni.

Sono i temi affrontati oggi a Bruxelles, prima giornata della missione istituzionale del presidente della Regione, Michele de Pascale, che è intervenuto alla sessione di apertura, ospitata presso la delegazione del Governo di Catalogna, del summit annuale della Disruptive and Emerging Technology Alliance (Deta), la rete che riunisce le istituzioni dei principali hub tecnologici mondiali per promuovere la collaborazione tra livelli di governo e definire strategie condivise sullo sviluppo digitale, la tutela dei diritti e l’inclusione sociale.

Un confronto che ha posto l’accento sul contributo delle Regioni europee alla costruzione di una governance condivisa della transizione digitale, valorizzando il ruolo dei territori, delle imprese e della ricerca nella definizione di politiche comuni e nella creazione di infrastrutture e competenze condivise.

Nel corso della giornata, il presidente de Pascale ha incontrato il ministro per l’Unione Europea e l’Azione estera della Catalogna, Jaume Duch Guillot, e le delegazioni di Fiandre e Occitania per discutere di cooperazione interregionale su innovazione, sostenibilità e politiche digitali. Ha inoltre preso parte a un confronto con rappresentanti della Commissione europea e del Parlamento europeo, e a un colloquio bilaterale con il ministro della Baviera per gli Affari europei e internazionali, Eric Beißwenger.

“La transizione digitale rappresenta una delle più grandi sfide del nostro tempo, non solo sul piano tecnologico ma anche su quello politico, economico e sociale- ha sottolineato de Pascale-. È il terreno su cui si misura la capacità delle istituzioni di governare il cambiamento, non di inseguirlo: significa definire regole comuni, investire nelle competenze, garantire condizioni di accesso eque e costruire alleanze solide tra ricerca, impresa e pubblica amministrazione. Solo così l’innovazione può diventare un vero motore di progresso economico e sociale, capace di generare sviluppo, diritti e partecipazione”.

Il presidente de Pascale ha portato al Summit l’esperienza della Data Valley dell’Emilia-Romagna, riconosciuta a livello europeo come uno dei principali poli per l’intelligenza artificiale e i big data. Cuore del sistema è il Dama – Tecnopolo di Bologna, oltre 6mila metri quadrati di infrastrutture per la ricerca che ospitano il supercomputer Leonardo e il Data Center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf), e che accoglieranno a breve l’Università delle Nazioni Unite per l’Intelligenza Artificiale (Unu-Ai), dedicata all’uso dei big data per anticipare e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Accanto al Dama, la rete dei Tecnopoli dell’Emilia-Romagna – 11 infrastrutture in 20 sedi sul territorio – collega centri di ricerca, università e imprese, mentre l’Ifab – International foundation big data and ai for human development, promossa dalla Regione, coordina attività scientifiche e culturali su sviluppo umano, sostenibilità e nuova scienza. A completare il sistema, gli interventi regionali per la connettività e la diffusione della banda ultralarga garantiscono l’accesso alle tecnologie digitali a scuole, aree produttive e territori montani, rendendo la Data Valley un’infrastruttura pubblica diffusa a servizio dell’innovazione e dello sviluppo dei territori.

“L’Emilia-Romagna- ha proseguito il presidente- sta attuando una strategia di governo della transizione digitale basata su innovazione, accessibilità e cooperazione tra istituzioni, ricerca e imprese. La nuova Agenda Digitale regionale, in fase di aggiornamento, delinea il quadro con cui la Regione accompagna cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni nell’adozione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie emergenti, rendendole accessibili, affidabili e realmente utili alla vita delle persone. È un ecosistema fondato su piattaforme condivise e risorse comuni, che interpreta la tecnologia come bene collettivo e leva di competitività, inclusione e sviluppo sostenibile. Vogliamo essere un laboratorio aperto di innovazione e coesione, in cui la trasformazione digitale diventi garanzia di qualità delle politiche pubbliche e partecipazione democratica”.

La Disruptive and Emerging Technology Alliance (Deta)

Deta è una rete internazionale promossa da governi e istituzioni di diversi Paesi e Regioni del mondo, nata per favorire il dialogo politico e la cooperazione sulle tecnologie emergenti. L’alleanza riunisce amministrazioni nazionali e subnazionali, organismi europei e centri di ricerca impegnati nello sviluppo di strategie comuni su innovazione, digitalizzazione e intelligenza artificiale, con l’obiettivo di costruire una governance globale fondata su responsabilità, trasparenza e diritti digitali.

Il summit annuale di Bruxelles, ospitato dal Governo della Catalogna in collaborazione con il Governo delle Fiandre, ha visto la partecipazione di delegazioni governative e regionali da tutta Europa, di rappresentanti del Parlamento e della Commissione europea e di centri di eccellenza come Imec di Leuven, tra i principali poli mondiali per la ricerca in nanoelettronica e tecnologie digitali.