Chirurgia dei Trapianti: Donazione da oltre 500.000 euro al Policlinico da parte di Modena ARTS Foundation

La donazione riguarda un dispositivo trasportabile per la perfusione degli organi e una fornitura di device monouso per il suo utilizzo



La Fondazione Modena Arts Foundation – Modena Academy for Robotica and Transplant Surgery ha donato all’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena il dispositivo OCS Transmedics per la perfusione normotermica trasportabile degli organi a scopo di trapianto per un valore complessivo della donazione di € 527.040,00. Ciò consentirà alla Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica e Trapianti di Fegato del Policlinico di Modena, diretta dal prof. Fabrizio Di Benedetto, di inserire un tassello fondamentale nella gestione della perfusione d’organo nei pazienti da sottoporre a trapianto di fegato, con l’obiettivo di ottimizzare la preservazione dell’organo donato e di rigenerare a livello cellulare il fegato durante la perfusione stessa.

Con caratteristiche all’avanguardia e tecnologia avanzata, Transmedics OCS liver offre un approccio che potenzia la sicurezza e l’efficacia dei trapianti. La portabilità della macchina consente di avviare inoltre la perfusione normotermica del fegato già durante la donazione degli organi, riducendo al minimo i tempi di ischemia. Questa caratteristica, integrata nel Transmedics OCS, rappresenta un passo avanti significativo nell’assicurare la massima vitalità degli organi destinati al trapianto fin dalle fasi iniziali del processo.

“Grazie alla donazione ricevuta da Modena Arts Foundation – ha commentato l’Ing. Luca Baldino, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena – il nostro Centro Trapianti ha a disposizione un innovativo strumento di perfusione con i relativi device monouso destinati a rivoluzionare il processo di trapianto di fegato. Questa doppia donazione ci consente di potenziare ulteriormente gli elevati standard tecnologici a beneficio di tutti”.

Vi porto i saluti e i ringraziamenti del Magnifico Rettore – si è complimentata la prof.ssa Caterina Longo, Direttore del Dipartimento Chirurgico Medico, Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche con Interesse Trapiantologico, Oncologico e di Medicina di UNIMORE – per questa donazione ingente che riguarda l’innovazione tecnologica in campo di robotica e che è una dimostrazione importante della collaborazione virtuosa tra territorio, Azienda ospedaliera, Università che pone, appunto, come beneficiario assoluto il cittadino e il paziente. Spero che questa collaborazione possa allargarsi ad altre realtà perché i finanziamenti esterni sono fondamentali per rimanere al passo con l’innovazione tecnologica”.

Modena Arts Foundation, nata nel 2021, è orgogliosa di aver completato il progetto per la donazione di Moduli di perfusione epatica all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena per un valore di circa mezzo milione di euro. – commenta il Dott. Alessandro Vandelli, Presidente del Collegio dei soci fondatori di Modena Arts Foundation ETS – Questa donazione segue quella perfezionata nel 2023 relativa alla console chirurgica robotica Da Vinci. Entrambi questi progetti mirano a sostenere lo sviluppo della trapiantologia addominale e migliorare la qualità della vita dei pazienti che si rivolgono alla sanità pubblica.

È per noi motivo di grande soddisfazione sapere che queste dotazioni verranno utilizzate da una eccellenza del Policlinico Universitario di Modena, il reparto di Chirurgia Oncologica, Epato-bilio-pancreatica e dei trapianti di fegato guidata dal Prof. Fabrizio Di Benedetto, punto di riferimento a livello Regionale e Nazionale. In questa occasione desidero rivolgere un sentito ringraziamento ai tanti donatori che ci hanno sostenuto, condividendo i progetti portati avanti da Modena Arts Foundation”.

Questo sistema di ultima generazione– ha aggiunto il prof. Fabrizio Di Benedetto, Direttore Chirurgia Epato-bilio-Pancreatica e Trapianti di Fegato – è progettato per rivoluzionare il processo di trapianto di fegato. Esso, infatti, ci consente di agire sulla disponibilità degli organi a scopo di trapianto. Prima dell’avvento delle tecnologie di machine perfusion, la preservazione degli organi dopo la donazione avveniva attraverso una pratica nota come “Static Cold Storage”, ovvero la preservazione in contenitori refrigerati. Lo sviluppo di tecnologie di perfusione è passato primariamente dall’ipotermia mentre oggi, grazie alla rivoluzionaria perfusione normotermica offerta da Transmedics OCS, il processo di trapianto è elevato a un nuovo standard. Questa innovativa modalità permette un test di vitalità in tempo reale, rendendo possibile considerare donazioni precedentemente ritenute marginali. Desidero in questa occasione ringraziare tutti gli imprenditori della Regione Emilia-Romagna coinvolti dalla Fondazione che hanno mostrato una grande sensibilità ai temi dell’assistenza e della qualità delle cure, e che con il loro contributo sono vicini allo sviluppo di questo territorio”.

Il sostegno agli ospedali in qualsiasi forma è sempre motivo di orgoglio per la città e le sue istituzioni: è un gesto dal profondo valore comunitario che trasmette fiducia e altrettanta ne merita – le parole della vicesindaca e assessora a Sanità Francesca Maletti – Nello specifico di questa donazione, avrà ricadute positive su tutta la comunità, sui pazienti e sui professionisti che operano nei nostri centri. Non possiamo che ringraziare Modena Arts Foundation per questo importante contributo alla sanità pubblica, bene di tutti”.

Questa donazione ha un valore importantissimo, perché permetterà ai nostri sanitari di gestire operazioni delicate come i trapianti di fegato in modo più efficace e sicuro. Dunque, grazie di cuore a Modena Arts Foundation per un gesto che non è solo generoso verso le nostre comunità, ma soprattutto servirà a salvare concretamente vite umane. La tecnologia rappresenta un punto di svolta per la sanità del futuro: come Regione stiamo investendo molto in innovazione, grazie anche ai fondi Pnrr, e continueremo a farlo, nell’interesse dei pazienti e dei nostri medici, infermieri e operatori” ha concluso Massimo Fabi, Assessore alle Politiche della Salute della Regione Emilia – Romagna.

Il trapianto di fegato rappresenta attualmente la miglior chance terapeutica non solo per i pazienti affetti da insufficienza epatica terminale. L’epatocarcinoma, per esempio, trova nel trapianto di fegato la strategia di cura con più alto tasso di successo. Rappresenta inoltre una neoplasia con un incremento nel suo tasso di prevalenza nella popolazione generale anche in relazione all’incremento della diffusione dell’obesità e della sindrome metabolica che ne favoriscono lo sviluppo. Lo sviluppo inoltre della “transplant oncology” nell’ultimo decennio ha portato a identificare pazienti che si beneficiano di una strategia trapiantologica e che precedentemente erano esclusi come quelli affetti da metastasi epatiche da tumore colorettale o da colangiocarcinoma intraepatico o perilare. In questo panorama anche la candidabilità a trapianto è stata estesa prendendo in considerazione pazienti di età più avanzata considerando e valutando non solo l’età anagrafica ma anche lo stato di salute generale e l’età biologica. Tutto questo continua progressivamente ad aumentare la richiesta di trapianto di fegato e sebbene il trend delle donazioni nel nostro paese sia anch’esso in incremento persiste un costante gap tra donazioni e pazienti in lista d’attesa per il trapianto; gli sforzi fatti per adottare strategie favorenti come quella dello split-liver o dell’apertura di programmi di trapianto da donatore vivente rimangono ad oggi non in grado di colmare questa necessità clinica.

I vantaggi del Transmedics OCS sono solidamente supportati da un significativo studio randomizzato e controllato chiamato PROTECT. Questa ricerca ha chiaramente dimostrato l’efficacia della perfusione normotermica nella riduzione del rischio di disfunzione precoce dell’organo e delle complicazioni biliari ischemiche dopo un trapianto di fegato.

La tecnologia Transmedics OCS non solo dimostra benefici clinicamente rilevanti, ma ha anche consentito un ottimale sfruttamento delle donazioni. La possibilità di utilizzare le macchine da perfusione nei trapianti, come il Transmedics OCS, non solo offre benefici clinici, ma ottimizza anche le tempistiche dell’intervento. Ciò consente di pianificare la procedura in base alla perfusione degli organi, evitando la necessità di eseguire trapianti di notte o in orari più complessi da un punto di vista organizzativo. Una gestione del tempo più flessibile migliora la logistica delle attività trapiantologiche, contribuendo a una maggiore efficienza complessiva.


Modena ARTS Foundation

La Modena Academy for Robotic and Transplant Surgery” (ARTS) è nata nel 2021 come realtà ponte tra la cittadinanza e le istituzioni per fornire un supporto ai pazienti trapiantati e alle loro famiglie e per promuovere la cultura della ricerca e della salute. In particolare, sul tema della chirurgia robotica. La Fondazione ricalca il connubio tra arte e scienza medica, conferisce ulteriore forza ai settori della chirurgia robotica e dei trapianti. La Fondazione ha  lo scopo di fornire supporto ai pazienti trapiantati e alle loro famiglie e di promuovere una cultura della ricerca e della salute, attraverso azioni dirette e azioni in sinergia con l’Università e le strutture locali e regionali.