La rinascita di Notre-Dame de Paris, tra storia, scienza e archeologia

Appuntamento all’Archiginnasio di Bologna con il Dipartimento di Architettura dell’Alma Mater e laboratorio MAP del CNRS francese per presentare i risultati del grande cantiere scientifico che ha accompagnato il restauro della cattedrale parigina



Il cantiere di restauro di Notre-Dame de Paris – Credit: Università di Bologna

Sei anni dopo il devastante incendio che ha colpito Notre-Dame de Paris, la celebre cattedrale torna a far parlare di sé non solo per il suo restauro, ma anche per le straordinarie scoperte scientifiche e storiche che ne sono derivate. A raccontarle saranno i protagonisti della giornata di studi “Notre-Dame de Paris – Nuove conoscenze tra storia, archeologia e restauro”, in programma venerdì 31 ottobre, dalle 9,30 alle 18,30, nella Sala Stabat Mater dell’Archiginnasio, a Bologna, trasmesso anche in diretta streming.

L’iniziativa, organizzata dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna in collaborazione con il laboratorio MAP (Models and Simulations for Architecture and Heritage) del CNRS francese, riunirà alcuni dei maggiori esperti internazionali per presentare i risultati del grande cantiere scientifico che ha accompagnato il restauro della cattedrale parigina.

“Questo evento offre a specialisti e cittadini l’occasione unica di conoscere le ricerche condotte e i risultati raggiunti in questi ultimi sei anni nel corso dei lavori di restauro di Notre-Dame”, dice Fabrizio Ivan Apollonio, direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna. “È per noi un grande onore poter organizzare questa l’iniziativa insieme al laboratorio MAP del CNRS, con cui abbiamo avuto il privilegio di collaborare, contribuendo alla digitalizzazione delle forme e dei colori di un elemento architettonico della cattedrale, a lungo ritenuto perduto, restituendolo così alla conoscenza e alla memoria collettiva”.

Con i suoi quasi 14 milioni di visitatori all’anno, Notre-Dame è il monumento più visitato d’Europa. L’incendio del 15 aprile 2019, che distrusse la guglia e parte del tetto, spinse la Francia a intraprendere un’impresa titanica di ricostruzione. Da allora, più di duemila artigiani, tecnici e ricercatori hanno lavorato fianco a fianco per restituire la cattedrale al mondo.

I colori restaurati all’interno di Notre-Dame de Paris – Credit: David Bordes © Rebâtir Notre-Dame de Paris

In parallelo al cantiere fisico, ne è nato poi uno scientifico, che ha coinvolto più di duecento studiosi di discipline diverse – archeologi, storici dell’arte, antropologi, fisici, informatici e ingegneri – per studiare l’edificio in ogni suo aspetto. L’insieme delle loro ricerche ha portato alla creazione di un gemello digitale della cattedrale: un sistema informativo “monumentale” che ha raccolto e collegato tutti i dati prodotti ed è diventato così un archivio condiviso di conoscenze e un modello per il futuro della conservazione del patrimonio.

Durante la giornata di studi all’Archiginnasio, esperti e tecnici illustreranno alcuni degli aspetti più affascinanti emersi da questo lavoro collettivo. Si parlerà delle analisi dei materiali crollati e della riscoperta del Jubé, una struttura gotica del XIII secolo distrutta nel Settecento, di cui sono stati recuperati oltre mille frammenti scultorei, molti dei quali ancora con la policromia originale.

Ad aprire i lavori sarà Jonathan Truillet, responsabile della conservazione di Notre-Dame, che presenterà il progetto del nuovo museo dedicato alla cattedrale, destinato a custodire e raccontare al pubblico le scoperte e i tesori emersi durante i lavori di restauro.

Ampio spazio sarà dedicato anche alle tecnologie digitali, con la presentazione del lavoro di Livio De Luca, direttore del laboratorio MAP, che mostrerà come l’integrazione tra modelli 3D, dati colorimetrici e ricostruzioni virtuali stia rivoluzionando il modo di studiare e restituire il patrimonio architettonico. Queste metodologie hanno permesso di classificare i frammenti del Jubé e di sviluppare tecniche per la sua futura ricostruzione, sia virtuale che fisica.