Castel d’Aiano, finisce ai domiciliari 81enne indagata per l’omicidio del marito coetaneo



Secondo quanto raccontato ai carabinieri, il marito era morto cadendo dal tetto della loro abitazione a Razora di Castel d’Aiano, sull’Appennino bolognese. Ma durante la ricostruzione dell’accaduto erano state riscontrate incongruenze e questa mattina – a quasi un anno dai fatti e dopo una serie di accertamenti – i Carabinieri del Nucleo investigativo di Bologna hanno eseguito, assieme ai colleghi della Compagnia di Vergato, un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti della donna, 81enne, ritenuta responsabile dell’omicidio del marito Roberto Berti, pure lui 81enne.

L’episodio, ha ricordato in conferenza stampa il capitano Pietro Francesco Marra, comandante della Prima sezione del Nucleo investigativo, risale al 23 novembre del 2024. La donna, spiega, “chiamò il 118 dicendo di aver trovato il marito riverso a terra in giardino, probabilmente caduto dal tetto”. I Carabinieri giunti sul posto, “riscontrarono subito delle incongruenze nelle dichiarazioni della donna”, secondo cui “l’uomo, cadendo, aveva impattato con il volto su una carriola”, mentre “sul cadavere sono state trovate 40 ferite da arma da taglio”. Oltre a questo, prosegue Marra, furono trovate “diverse chiazze di sangue nell’abitazione, gli stivaletti della donna, sporchi di sangue, vicino alla vasca da bagno, pronti per essere lavati, e, poco distante dal corpo, dei cocci, due dei quali con macchie di sangue della vittima e della donna”.

I motivi del gesto “sono verosimilmente da ricondurre a dissidi familiari”, conclude Marra, aggiungendo che a rendere ancora più sospette le dichiarazioni della donna, difesa dall’avvocata Valentina Di Loreto, c’è il fatto che il marito “non aveva un braccio e durante il giorno era per lo più allettato, e dunque per lui sarebbe stato molto difficile salire sul tetto”.