Molto spiacevole leggere le parole dell’assessore Ferrari. Non solo per i toni, ma soprattutto per le inesattezze e le omissioni divulgate.
È bene chiarire alcuni punti fondamentali.
Innanzitutto, la precedente Amministrazione aveva sempre dato la piena disponibilità a un passaggio di consegne completo e trasparente. L’assessore Ferrari, tuttavia, non ha mai ritenuto opportuno confrontarsi o contattare chi lo ha preceduto per essere informato sui passaggi già svolti. Questa mancanza di dialogo e di rispetto istituzionale è il vero motivo per cui oggi si leggono ricostruzioni parziali e fuorvianti.
Come l’assessore sa perfettamente, il finanziamento per la ristrutturazione della biblioteca è stato ottenuto grazie al lavoro della precedente amministrazione non solo politica ma anche dei dirigenti e personale comune/Sgp, che si è impegnata per reperire i fondi necessari.
Al suo arrivo, l’assessore Ferrari ha trovato un progetto già approvato anche dalla Sovrintendenza, con cronoprogramma completo, condiviso con il direttore dei lavori, il Rup, l’impresa e i dirigenti attraverso diversi incontri dedicati. Senza le necessarie consultazioni con i soggetti coinvolti nel progetto e senza il contributo dei tecnici, quanto realizzato finora non sarebbe stato possibile. Pertanto, si respinge con decisione l’accusa di aver attaccato il personale, che anzi si ringrazia per il lavoro svolto.
Infine, un aspetto che l’assessore ha preferito non raccontare è che il finanziamento di 500.000 euro, citato come contributo per l’arredo della biblioteca, non è un nuovo reperimento di fondi dell’attuale maggioranza, ma uno spostamento di risorse originariamente destinate al Politeama.
È stata l’attuale amministrazione a decidere di spostare quella somma, sottraendola al teatro, per investire in nuovi arredi 500.000 euro in biblioteca. Al momento, l’unica certezza è che i lavori edili sono conclusi, ma la biblioteca resta ancora chiusa al pubblico. Si attende ora la riapertura, che si spera avvenga al più presto, per restituire ai sassolesi uno spazio fondamentale di cultura, studio e formazione.

