Interpretare per capire, capire per cambiare, attraverso l’esperienza di un processo penale così da comprendere a fondo i meccanismi della giustizia e il funzionamento dei procedimenti di giustizia, acquisendo consapevolezza sui rischi e le responsabilità connesse alle condotte illecite.
È l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato dal Tribunale di Modena, l’Ordine degli Avvocati e l’Ufficio scolastico provinciale di Modena che ha portato, martedì 27 ottobre, alla celebrazione di un processo penale con le studentesse e gli studenti della classe 3q del liceo Fanti di Carpi.
Il procedimento penale si è svolto nell’aula tre della Corte di giustizia di Modena, alla presenza del presidente del tribunale Alberto Rizzo, del presidente dell’Ordine degli Avvocati Roberto Mariani e del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Modena Giuseppe Schena, con gli studenti che si sono cimentati in un procedimento riguardante presunte molestie verbali con la pubblicazione online di foto denigratorie, ai danni di una studentessa da parte alcuni compagni di classe.
Per il presidente del Tribunale Alberto Rizzo «vivere l’esperienza di processo penale non è soltanto un esercizio, ma una vera e propria palestra di valori in cui le studentesse e gli studenti possono apprendere i meccanismi del nostro sistema giudiziario oltre che i rischi derivanti dalle condotte e dalle attività illecite. Desidero fare i miei complimenti alla terza q del liceo Fanti per il grande impegno profuso. Con iniziative così ci rendiamo conto che possiamo guardare con fiducia al futuro perché l’ossatura della nostra gioventù è sana».
In particolare, affiancati dal Giudice della sezione Penale del tribunale Roberto Perrone, dal presidente Alberto Rizzo e dall’avvocato Roberto Mariani, la classe si è suddivisa in pubblico ministero, collegio difensivo, giudici, e testimoni, oltre ad imputati e parte offesa, giungendo, dopo un paio d’ore alla sentenza di piena assoluzione per gli imputati.
Il presidente del consiglio dell’Ordine degli Avvocati Roberto Mariani sottolinea che «quello di oggi è un bellissimo esempio di come le istituzioni possano cooperare per costruire una società più giusta e attenta ai valori della legalità, attraverso una attività che non è solo didattica ma anche esperienziale. Ringrazio il tribunale di Modena e l’ufficio scolastico provinciale per la preziosa collaborazione, che rappresenta una vera e propria “semina di giustizia” per le nostre comunità locali».
Il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Giuseppe Schena ribadisce «quanto attività di questo tipo siano fondamentali per le istituzioni scolastiche, perché consentono ai nostri studenti di vivere e sperimentare le fasi di un procedimento penale, potendone cogliere tutti gli aspetti diretti e indiretti, le ricadute personali e le conseguenze che si hanno commettendo reati. Grazie a questo protocollo d’intesa con il Tribunale e l’Ordine degli Avvocati possiamo quindi consolidare e rafforzare il ruolo strategico della scuola, come agenzia educativa per le nostre comunità».
Nel corso dell’anno saranno diverse le classi degli istituti secondari di secondo grado che vivranno questa esperienza, diretta prevalentemente alle classi terze, quarte e quinte, che si potranno confrontare con ipotesi di reato differenti, proposte di volta in volta da parte del Tribunale.

