Personale della Squadra Mobile di Bologna, ha sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria tre giovani egiziani (un minorenne, un diciottenne ed un ventunenne) gravemente indiziati della commissione di tre rapine. In particolare, nell’ultimo mese, nel corso dei fine settimana si sono verificati alcuni episodi di rapina, in orario notturno, in danno di ragazzi giovani.
I reati venivano consumati da almeno quattro persone, tutte estremamente giovani e, talvolta, parzialmente travisate che, con la minaccia di un coltello costringevano le vittime a consegnare tutti i beni in loro possesso.
Nello specifico, il 18 ottobre un gruppo di quattro ragazzi consumava, in rapida successione, due rapine rispettivamente in via Porta Nova e in via Guerrazzi, asportando alle vittime un orologio, due smartphone, una collana in argento ed i portafogli.
Il 20 ottobre con il medesimo modus operandi, un gruppo composto sempre da quattro persone, consumava una rapina in via Sampieri di un portafoglio ed uno smartphone.
Infine, il 26 ottobre, sempre un gruppo di quattro persone consumava un’ulteriore rapina in danno di due turisti romani in via dell’Indipendenza asportando un cellulare, un portafoglio ed un powerbank.
Le indagini della Squadra Mobile si concentravano sull’esame degli impianti di video sorveglianza presenti nell’area, dai quali si riusciva ad isolare il gruppo responsabile delle due rapine consumate il 18 ottobre, riuscendo poi ad individuare anche il bus dal quale erano scesi per commettere i fatti. Le ulteriori immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza presenti a bordo del mezzo pubblico TPER si rilevavano estremamente utili, anche in ragione della altissima definizione e qualità delle immagini.
Gli investigatori della Squadra Mobile, quindi, identificavano due componenti del gruppo: un ragazzo minore, ospite di una Comunità per minori non accompagnati ubicata in provincia di Bologna e un maggiorenne, entrambi di nazionalità egiziana.
Il 29 ottobre, quindi, gli investigatori procedevano ad una perquisizione della stanza del minore e, contestualmente, dell’appartamento di un presunto complice maggiorenne. L’attività di perquisizione permetteva di rinvenire dell’abbigliamento compatibile con quello ripreso dai sistemi di video sorveglianza che permetteva, anche, di contestare al solo minore la commissione della rapina consumata il 26.
Nell’abitazione del maggiorenne, poi, si rinvenivano numerosi oggetti, tra cui pacchetti di sigarette e smartphone sui cui sono in corso approfondimenti; le carte di credito rapinate, infatti, venivano utilizzate, anche, per l’acquisto di pacchetti di sigarette nella immediatezza dei fatti.
Sulla scorta degli elementi raccolti gli uomini della Squadra Mobile procedevano al fermo di polizia giudiziaria per rapina nei confronti di entrambi i sospettati, a disposizione, ciascuno, delle rispettive A.G.
In data 1° novembre 2025, poi, il personale delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico procedevano al controllo, in via Irnerio, di un cittadino egiziano diciottenne, già gravato da precedenti specifici. Su di lui vi era, anche, una nota di rintraccio inserita dalla Squadra Mobile poiché il giovane risultava coinvolto in tutte e quattro le rapine. Il giovane, peraltro, indossava delle scarpe del tutto simili a quelle immortalate dagli impianti di video sorveglianza. Sulla scorta degli elementi raccolti, anche quest’ultimo veniva sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria.
All’esito delle udienze di convalida il GIP presso il Tribunale Ordinario disponeva la misura cautelare della custodia in carcere per i due indagati maggiorenni ed il GIP presso il Tribunale dei Minori disponeva la misura cautelare del collocamento in comunità.
Si rappresenta che si procede in ambito di indagini preliminari con la presunzione di innocenza del fermato.

