Via Costellazioni Modena: controlli costanti, progetti per i minori e per la convivenza



“L’Amministrazione comunale da anni presta particolare attenzione alla struttura di via delle Costellazioni perché è assolutamente consapevole che è un luogo in cui si concentrano complessità differenti, dovute al numero elevato di persone che alloggiano nell’edificio (ad oggi circa 478), di etnie diverse e con storie e fragilità personali rilevanti. D’altra parte, però, siamo altrettanto consapevoli che tale struttura è necessaria per fornire accoglienza a nuclei e persone singole seguite dai Servizi sociali”.

Lo ha spiegato la vicesindaca e assessora alla Sanità e servizi connessi Francesca Maletti rispondendo a un’interrogazione sul tema “degrado, bivacchi e criminalità in via Costellazioni” presentata nei giorni scorsi in Consiglio comunale da Piergiulio Giacobazzi, di Forza Italia. Il consigliere chiedeva conto di “quali provvedimenti siano stati assunti a seguito delle tante segnalazioni e come si intenda agire per evitare il protrarsi delle problematiche evidenziate”.

“In questi anni sono stati effettuati periodici sopralluoghi all’interno della struttura, alla presenza dell’Ausl, per verificare che venissero rispettati gli standard di sicurezza nonché le condizioni igienico-sanitarie – ha spiegato la vicesindaca – Il Gestore Hyma sta lavorando da tempo con la proprietà (il Ministero delle Finanze) al fine di rinnovare e svecchiare parti dell’edificio. È stata predisposta internamente alla struttura una zona passeggini e stenditoi, per eliminarli dai corridoi e dalle vie di fuga, ed è stata costituita un’area ecologica sul retro per educare gli ospiti alla raccolta differenziata. Da fine luglio sono state attivate due telecamere che inquadrano la facciata anteriore e quella che dà sul Centro per l’impiego, con l’obiettivo di dissuadere ed individuare chi lancia oggetti dalla finestra. Il Comune ha installato inoltre una telecamera sul parcheggio antistante la struttura, che inquadra anche l’ingresso, e il Gestore ha allestito una portineria presidiata h 24 con accesso biometrico (impronta). Sono previsti controlli giornalieri da parte delle pattuglie della Polizia locale e attività di controllo serale in collaborazione con la Questura, nell’ambito del Patto Modena sicura. Per quanto riguarda le problematiche di civile co-abitazione e di natura socioeducativa, il personale comunale e del Centro servizi, insieme alle cooperative e alla proprietà, sta realizzando dei progetti trasversali finalizzati a educare all’abitare, alla corretta gestione dei rifiuti e degli spazi comuni, alle relazioni di convivenza”.

“Per i minori, che ad oggi sono circa 50, sono stati proposti, tramite la collaborazione con Caritas diocesana e volontari del centro di ascolto della vicina Parrocchia di San Paolo, percorsi di socializzazione, di sostegno scolastico e, nel periodo estivo, di centri estivi. Un gruppo di volontari della Parrocchia sostiene le mamme nella conoscenza e nell’avvicinamento ai servizi materno-infantili presenti in città. È stata creata una stanza adibita a doposcuola per i minori e, nei mesi estivi, un centro giochi per alcune mattine alla settimana. Con chi gode di un minimo di reddito disponibile, vengono condivisi patti di responsabilità che prevedono la partecipazione economica al pagamento della stanza”.

Alla domanda su quale fosse la destinazione dei locali in uso al Comune e i relativi costi di mantenimento annuali, Maletti ha risposto che “le camere a disposizione del Comune in via Costellazioni sono 57 e, ad oggi, ospitano 27 nuclei familiari con minori e 27 singoli (sia per conto del Servizio sociale territoriale che del Centro servizi) con un costo annuo che si aggira intorno ai 550mila euro. Nella tariffa giornaliera è compreso il costo di una figura educativa per 15 ore alla settimana, coadiuvata per altre 15 ore da un operatore addetto all’accoglienza e al buon andamento della convivenza”.

Per quanto riguarda i requisiti per l’accesso e la permanenza negli alloggi comunali, l’assessora ha specificato che si deve trattare di “residenti a Modena, o comunque che abbiano un legame e radicamento sul nostro territorio documentato che si trovino in condizioni di grave disagio sociale e abitativo, anche a seguito di sfratto, e che siano inseriti in progetti di accoglienza di assistenza sociale e sociosanitaria”.

Infine, Giacobazzi chiedeva quali fossero le cooperative coinvolte nella gestione di tali spazi: “La gestione degli spazi è in capo alla proprietà, nella società di Hyma. I cittadini, singoli e nuclei, inseriti dai Servizi sociali, nello svolgimento dei percorsi di sostegno definiti in ogni progetto, vedono il coinvolgimento delle cooperative Caleidos e Mediando, per la promozione di interventi relativi all’educazione all’abitare e per la mediazione dei conflitti. Invece i richiedenti asilo inseriti dalla Prefettura e non in carico al Comune, che sono ospitati all’interno delle Costellazioni, vengono gestiti dalla cooperativa l’Angolo”.