Maxi operazione antidroga della Polizia di Stato a Funo di Argelato

Sequestrati oltre 21 kg di stupefacente e 45 mila euro in contanti. Tre arresti



Nel pomeriggio del 5 novembre scorso, la Polizia di Stato di Bologna ha tratto in arresto tre cittadini albanesi classe 2005, 1991 e 1981 ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nello specifico, la Squadra Mobile ha effettuato una mirata attività info-investigativa che ha consentito di individuare un appartamento a Funo di Argelato utilizzato come base logistica per la commercializzazione di sostanze stupefacenti. Nel corso di un servizio di osservazione predisposto dagli Agenti in borghese, intorno alle ore 16:00, il cittadino albanese 20enne veniva visto uscire dall’appartamento e dirigersi nei pressi di via San Giobbe fino a raggiungere un’autovettura, una Renault Clio, con all’interno un altro cittadino albanese, il 34enne.

In quel frangente, il primo consegnava al secondo alcune mazzette di banconote e apriva lo sportello posteriore dell’auto prelevando un grosso sacco bianco che veniva poi riposto in un’altra autovettura, una Fiat 500, parcheggiata lì accanto.

Immediatamente i due venivano sottoposti a controllo e si rinveniva all’interno del grosso sacco riposto nella FIAT 500 circa 200 panetti di sostanza stupefacente, risultati essere ben 20 chili di hashish. Contestualmente, nella Renault Clio dell’albanese 34enne sono state sequestrate cinque mazzette di denaro contante per un totale di 42.500 euro, oltre ad ulteriori 1.000 euro trovati all’interno del suo zaino.

All’interno appartamento attenzionato, i poliziotti identificavano un altro cittadino albanese 44enne e rinvenivano: 1 chilo di marijuana, 179,66 grammi di hashish, materiale per il confezionamento della droga e 1.000 euro in contanti custoditi nello zaino appartenente a uno dei tre.

I tre pusher, di cui solo il soggetto classe 1981 aveva a suo carico precedenti specifici in materia di stupefacenti, sono stati arrestati e condotti presso la Casa Circondariale “Rocco D’Amato” di Bologna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. All’esito della convalida, nei confronti dei due cittadini albanesi del 1981 e 1991 è stata disposta la misura cautelare in carcere, mentre l’abanese classe 2005 è stato destinatario degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.