Si chiama Second Serve ed è stata realizzata da MAAP, il collettivo femminista che si occupa di arte pubblica e rigenerazione. L’opera comparsa da qualche giorno sotto al portico dell’ex chiesa di San Nicolò in via San Felice è realizzata con 500 palline da tennis appese a due reti da tennis con filo trasparente in nylon.
Quella che, a prima vista, è una semplice scenografia urbana è in realtà il racconto della seconda vita delle palline da tennis, che grazie al progetto di Dunlop e Return vengono raccolte in vari circoli tennis del nord Italia e trasformate in un complesso processo di separazione e polverizzazione prima di diventare suole di scarpe, tappeti per impianti sportivi e molto altro. L’opera è stata concepita e realizzata per poter lanciare un messaggio all’interno della settimana in cui Bologna ospita le finali di Coppa Davis.
Il progetto, supportato dal Comune di Bologna e dalla Federazione Italiana Tennis e Padel, è stato possibile grazie alla donazione di 500 palline da parte di Dunlop e dalla donazione di due reti da tennis da parte della Virtus Tennis.
“Alzare gli occhi significa guardare oltre – ha commentato la curatrice e presidente di MAAP, Stefania Dubla – e come già avevamo fatto per il Tour de France abbiamo voluto associare al grande evento sportivo un messaggio che parla di ambiente, di rigenerazione, di riscoperta dello spazio pubblico, costringendo lo spettatore a cambiare sguardo. Per questo abbiamo scelto via San Felice, una via che dopo mesi di sofferenza si sta aprendo a una nuova vita e che ci ha accolto con calore, curiosità e gentilezza, principi che ormai tendono a scomparire in un racconto mediatico ormai sovrastato da notizie che premiano violenza, arroganza e degrado umano e culturale”.
“Ogni anno nel mondo si consumano circa 400 milioni di palle da tennis e da padel” – aggiunge Marco Giampieretti, presidente di ReTurn Società Benefit – “di cui oltre 10 milioni solo in Italia, che finiscono per lo più in discarica. ReTurn, insieme ai propri partner, lavora con impegno e passione per riciclarle creando prodotti innovativi e di qualità. Siamo molto felici di avere potuto contribuire a questa splendida iniziativa che aiuta a sensibilizzare le persone sull’importanza di proteggere la natura promuovendo l’economia circolare nel mondo dello sport”.
“Dunlop da oltre 100 anni opera nel mondo del tennis ed è da sempre attenta alla sostenibilità” – ricorda Jason D’Alessandro, marketing manager Dunlop Italia – “il packaging delle palle lanciato nel 2025 ne è prova concreta: materiali riciclati che vanno incontro all’ambiente. Dunlop ha accolto con entusiasmo il progetto di smaltimento delle palle lanciato da Return, e siamo già al secondo anno di una partnership di successo che è nata alle Nitto ATP Finals e continua con grande entusiasmo anche alle Finali di Coppa Davis di Bologna”.


