Piano Urbanistico Generale Finale Emilia: i tempi per arrivare alla definitiva approvazione



Un pubblico attento e numeroso, costituito soprattutto dai tecnici che operano nel territorio, ha assistito, lunedì 17 novembre, al terzo appuntamento di approfondimento sul Piano Urbanistico Generale (PUG), lo strumento che sostituirà il PRG (Piano Regolatore Generale) e che ridisegnerà il futuro della città per i prossimi decenni.

In apertura, l’assessore all’Urbanistica, Maria Teresa Benotti, ha riepilogato le tappe fin qui percorse nella redazione del Piano, dal momento dell’incarico, a fine 2022, al raggruppamento formato da MATE Società Cooperativa, Città della Cultura/Cultura della Città Società Cooperativa, Studio Silva e avvocato Simona Della Casa, fino agli incontri con i diversi enti interessati (dalla Regione alla Provincia, passando per i comuni limitrofi e le aziende che si occupano dei sottoservizi e della gestione delle acque) e al recepimento delle osservazioni e dei contributi da loro forniti.

L’assessore Benotti ha dedicato anche un breve approfondimento alle future strategie del Piano, evidenziando le principali idee di sviluppo fin qui ipotizzate: incremento delle ciclabili (la ciclovia della Memoria del Sisma, un nuovo tracciato che unisca la ciclabile ex Sefta all’Oasi Le Meleghine e il cammino della Romea Strata Nonantolana), parchi di mitigazione per gli impianti agri-voltaici e per la discarica, la riqualificazione del Polo Industriale e la presa in carico di aree urbanizzate, concluse oltre 20 anni fa.

La responsabile dell’area Urbanistica-Edilizia Privata del Comune di Finale Emilia, Martina Querzoli, ha poi tracciato il cronoprogramma (plausibile ma non definitivamente certo) delle future attività che riguardano il PUG.

Entro maggio 2026, è prevista l’assunzione del documento da parte della Giunta con una propria deliberazione; il Piano resterà poi in deposito e libera visione al pubblico per 60 giorni, durante i quali chiunque potrà formulare le proprie osservazioni. Nel periodo di deposito verrà anche organizzata dall’amministrazione comunale una ulteriore presentazione pubblica del Piano.

A fine luglio 2026, il Piano verrà reso fruibile sul sito istituzionale del Comune e sarà pubblicato una prima volta sul Burert, il Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna. Nei successivi 60 giorni, vale a dire entro settembre 2026 (le tempistiche sono stabilite dalla legge e non dal Comune), verranno esaminate le osservazioni ed entro ottobre 2026 è prevista l’adozione del PUG da parte del Consiglio Comunale, con la sua trasmissione alla Commissione Urbanistica regionale che potrà richiedere, entro 30 giorni e solo per una volta, ulteriore documentazione ed esprimere poi il proprio parere entro 120 giorni.

Parere che, se sarà positivo, consentirà di arrivare all’approvazione del PUG da parte del Consiglio Comunale entro aprile 2027.

Con la pubblicazione sul Burert del PUG approvato dal Consiglio Comunale, il Piano entrerà finalmente in vigore.

Francesco Vazzano e Sergio Fortini, architetti di Città della Cultura/Cultura della Città Società Cooperativa hanno dettagliato gli aspetti tecnici dei passaggi fin qui compiuti nella redazione del Piano e illustrato la strategia per la qualità urbana ed ecologico-ambientale che caratterizzerà il PUG del Comune di Finale Emilia. In particolare sono quattro gli obiettivi che ci si pone nel disegnare il futuro urbanistico (e non solo) di Finale Emilia, un futuro che sarà fatto soprattutto di “rigenerazione” urbana e certamente non di nuova occupazione edilizia degli spazi: Finale territorio resiliente e anti-fragile; Finale riorganizzata, ricostruita e rigenerata; Finale accogliente e attrattiva; Finale accessibile e trans-territoriale. Cosa saranno in concreto questi obiettivi e cosa rappresenteranno materialmente per il futuro di Finale Emilia verrà illustrato dettagliatamente nel prossimo incontro, che verrà messo in calendario subito dopo l’assunzione del Piano da parte della Giunta municipale

Al termine degli interventi tecnici, si è aperta una finestra di dibattito che ha visto porre alcune domande relative agli impianti fotovoltaici, alla qualità delle acque e alla Cispadana, alle quali hanno risposto l’assessore Benotti e il sindaco Claudio Poletti.

A conclusione della giornata, il sindaco Poletti ha evidenziato la doverosa attenzione che il Piano dovrà porre agli aspetti ambientali del territorio e alle sue peculiarità per poterne aumentare l’attrattività, soprattutto in considerazione degli sviluppi che il cosiddetto “turismo lento” potrà avere nel prossimo futuro.