Scuola, personale ATA: protesta dei lavoratori per le sedi scomode dei test



Sono stati pubblicati gli abbinamenti sede-candidato del personale ATA che dovrà sostenere il test finale, al termine di un percorso formativo, per la maturazione di un compenso economico che andrebbe ad integrare lo stipendio base (cosiddette nuove posizioni economiche ATA). I test sono previsti per  metà dicembre.

La scelta dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) è stata quella di sorteggiare gli aspiranti in ordine alfabetico: questo comporta che le lavoratrici e i lavoratori dovranno attraversare la regione per svolgere la prova.

Saremo quindi in presenza di collaboratori scolastici, tecnici e amministrativi di scuole di Carpi o Sassuolo mandati in provincia di Cesena o di Piacenza, e viceversa.

Un criterio assolutamente illogico e da respingere al mittente.

La protesta dei lavoratori è arrivata forte e chiara: non solo il personale dovrà sostenere spese esose per raggiungere le sedi assegnate, ma dovrà prendere l’intera giornata di permesso per potersi assentare dal lavoro.

E l’attività didattica come potrà andare avanti?

Ovviamente questo è un elemento che non è stato tenuto in considerazione da chi ha scelto di operare con questa modalità sconsiderata.

Non si può giocare con la vita e gli stipendi delle persone e non si può mettere sempre in secondo piano il ruolo peculiare della scuola!

Sono tanti i lavoratori che ci stanno scrivendo per comunicare la propria rinuncia alla partecipazione al test: non possono permettersi di spendere tanti soldi per uno spostamento di diverse centinaia di km.

Senza contare le situazioni di fragilità (maternità, L104, malattia) per le quali non sono previste deroghe se non parziali e irrilevanti.

Se l’obiettivo dell’USR era quello di mandare deserte le operazioni, un bel colpo è stato certamente dato.

Pretendiamo risposte subito e pretendiamo che si proceda a rivedere l’assegnazione in modo da garantire i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.

(Flc Cgil Modena)