A Scandiano nasce la più grande Comunità energetica rinnovabile dell’Emilia-Romagna

Approvata all’unanimità la Fondazione “La Dragontina”, in onore al personaggio boiardesco



Scandiano si prepara a lanciare la più grande Comunità energetica rinnovabile (CER) dell’Emilia-Romagna e la terza in Italia per potenza installata. Il Consiglio comunale, con un voto unanime di forte valore civico, ha approvato la costituzione della Fondazione di Partecipazione “La Dragontina”, il nuovo ente che guiderà la nascita e lo sviluppo della CER scandianese, destinata a entrare in funzione all’inizio del nuovo anno. Successivamente verrà poi pubblicata una manifestazione d’interesse aperta a cittadini, famiglie, imprese e associazioni, che potranno aderire come consumatori, come produttori o ricoprire entrambi i ruoli.

Secondo i dati ufficiali del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), “La Dragontina” debutta ai vertici nazionali: è la prima in provincia di Reggio Emilia, dove la seconda realtà registra ad oggi 400 kW di picco; la prima in Emilia-Romagna e la terza in Italia tra le comunità energetiche già registrate. Un risultato che conferma la portata innovativa e la solidità del modello scelto dall’amministrazione comunale.

Il nome della Fondazione richiama la tradizione letteraria boiardesca: “La Dragontina”, personaggio dell’Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo, è figura simbolica di energia e trasformazione.

La Fondazione nasce dall’iniziativa del Comune di Scandiano e dalla collaborazione di due realtà profondamente radicate nella comunità: la cooperativa sociale Lo Stradello e il gruppo scout Agesci Scandiano 1, soci fondatori che porteranno nella CER valori di solidarietà, educazione civica e tutela dell’ambiente.

La Comunità Energetica partirà con una potenza di picco di 1.086 kWp, resa possibile dagli impianti fotovoltaici installati sulle sedi delle aziende Mecc 2000 e Logiker. In condizioni ottimali tali impianti possono generare fino a 1.209.255 kWh all’anno, rendendo “La Dragontina” una delle esperienze di autoconsumo collettivo più avanzate in Italia. Un piano finanziario già approvato assicura la sostenibilità del progetto e permette di intercettare gli incentivi messi a disposizione dal GSE.

Il modello CER consentirà a chi aderirà di continuare a utilizzare il proprio fornitore di energia e il proprio contratto elettrico, beneficiando però degli incentivi statali riconosciuti sulla quota di energia condivisa in tempo reale all’interno della comunità. Il Comune di Scandiano entrerà come consumatore e garantirà circa il 40% dei consumi iniziali, lasciando ampi margini di crescita. Più consumatori aderiranno, più aumenteranno gli incentivi. La normativa prevede inoltre che, oltre alla premialità per i produttori e i consumatori, una parte dei benefici economici sia destinata a finalità sociali: la Fondazione potrà quindi sostenere famiglie in difficoltà, promuovere progetti educativi sulla sostenibilità e attivare interventi ambientali sul territorio.

Il sindaco Matteo Nasciuti:
“Lo avevamo promesso in campagna elettorale e oggi lo vediamo realizzato. Il progetto di creazione di una comunità energetica rinnovabile di queste dimensioni rappresenta un’avanguardia amministrativa. Se pensiamo a cosa lasceremo in eredità alle future amministrazioni, questo strumento è certamente uno dei progetti più importanti messi a terra in questi anni: un modello espandibile, che premia l’autoconsumo e il risparmio energetico e che incarna pienamente i criteri di sostenibilità con cui vogliamo affrontare la transizione energetica”.

L’assessore alla transizione ecologica Enrico Baschieri:
“I vantaggi per chi partecipa sono molteplici. Ogni kilowattora condiviso è energia pulita che riduce le emissioni e contribuisce alla lotta ai cambiamenti climatici. La condivisione dell’energia genera inoltre risparmi diretti grazie agli incentivi statali. Ma la vera novità è la dimensione sociale del progetto: una parte dei benefici sarà destinata a famiglie o finalità sociali sul territorio, mettendo la sostenibilità al servizio della comunità”.