Mirandola: trovato con taniche di gasolio rubato, tenta di corrompere i poliziotti



Venerdì scorso la Polizia di Stato del Commissariato di Mirandola ha arrestato in flagranza del reato di istigazione alla corruzione un cittadino moldavo di 50 anni, già gravato da
precedenti di polizia. Alle 3:30, durante il servizio di controllo del territorio, la Volante della Polizia di Stato ha notato una vettura che, alla vista della pattuglia, svoltava repentinamente.

I polizotti, insospettiti da tale comportamento fermavano l’autovettura procedendo ad un
controllo di polizia. Il conducente, visibilmente agitato, dichiarava che stava rincasando. A seguito di controllo approfondito, gli operatori rinvenivano nel bagagliaio dell’auto 5 taniche di gasolio per un totale complessivo di 110 litri. L’uomo ammetteva di aver sottratto il gasolio dalla ditta per cui lavorava, dicendo ripetutamente ai poliziotti che se avessero “chiuso la questione” evitando di denunciarlo, avrebbe consegnato loro la somma di € 2.000.
L’offerta corruttiva veniva ripetuta più volte nonostante il netto rifiuto dei poliziotti e
l’ammonimento che tale condotta integrava un grave reato. A seguito dell’insistente e pervicace reiterazione del tentativo di corruzione, i poliziotti procedevano ad arrestare in flagranza di reato l’uomo per istigazione alla corruzione, ed a denunciarlo per furto aggravato del gasolio, con restituzione del corpo di reato all’avente diritto.

Sabato 29 novembre il GIP, all’esito dell’interrogatorio e dell’udienza, convalidava
l’arresto, applicando all’indagato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliero alla polizia giudiziaria in conformità alla richiesta della Procura.

Va ricordato che l’indagato è da considerarsi presunto innocente sino alla sentenza
irrevocabile di condanna.