Dall’inaugurazione dell’opera di arte urbana realizzata dagli studenti reggiani nell’ambito del progetto “Call Malta. Rotte di memoria” al fashion show che parla il linguaggio della moda e delle nuove forme di creatività allestito all’interno dei Musei civici. Dallo spettacolo teatrale in due lingue portato al Teatro della Cavallerizza da un noto attore sinodiscendente fino alla marcia per la pace dei bambini delle scuole primarie della città, passando attraverso laboratori teatrali e contro l’odio on line, tornei sportivi e iniziative aperte a tutta la cittadinanza. Tutte con un unico comune denominatore: i diritti delle persone e il rispetto delle differenze come valori fondanti della comunità.
“Insieme c’è una bella differenza” è il ricco calendario di iniziative che il Comune di Reggio insieme a Fondazione Mondinsieme, a enti e associazioni del territorio ha promosso per ricordare la Dichiarazione Universale dei diritti umani approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, e la Giornata mondiale del migrante che si celebra il 18 dicembre: un percorso che fonde suoni, tessuti, colori, racconti e tradizioni per riflettere e parlare di cittadinanza partecipata e diritti, di convivenza pacifica tra i popoli, migrazioni, intercultura e inclusione come valore fondante della comunità.
“Insieme c’è una bella differenza è il programma promosso in collaborazione e sinergia tra istituzioni, associazioni e persone che mettono al centro la promozione dei diritti umani e la possibilità di creare scenari di pace tramite l’incontro e la cooperazione – sottolinea l’assessora a Politiche educative, Intercultura e Diritti umai Marwa Mahmoud – Una sfida che cerchiamo di portare avanti nel quotidiano tramite moltissimi progetti e iniziative diffusi in tutta la città e che nei prossimi dieci giorni verranno restituiti anche in forma pubblica con il coinvolgimento di giovani e studenti, scuole e organizzazioni della società civile, promuovendo cultura e partecipazione per rafforzare i percorsi di dialogo, pace e diritti umani”.
Il percorso inizia da Bruxelles, sede del Parlamento Europeo dove mercoledì 10 e giovedì 11 dicembre l’amministrazione comunale di Reggio Emilia è invitata a intervenire alla conferenza per celebrare i 25 anni della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Davanti ai rappresentanti degli altri Paesi membri dell’Unione – interverranno anche rappresentanti della Commissione Europea, dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali, giudici della Corte di Giustizia Europea e della Corte Europea dei Diritti umani – Reggio presenterà il progetto europeo Cities che vede il Comune capofila con partner territoriali l’Università di Modena e Reggio Emilia e il Centro Interculturale Mondinsieme. Cities è stato selezionato come buona pratica per le iniziative di contrasto alle discriminazioni e al razzismo; tra le azioni promosse dal progetto anche la campagna di comunicazione interculturale “Insieme c’è una bella differenza” lanciata in questi giorni in città che vede protagonisti i volti di persone che a Reggio Emilia vivono, lavorano, studiano e contribuiscono a costruire il tessuto sociale della nostra comunità.
Inoltre, mercoledì 10 alle ore 11 l’assessora a Politiche educative, Intercultura e Diritti umani Marwa Mahmoud, insieme a Iustina Mocanu responsabile Amnesty Emilia-Romagna parteciperanno all’inaugurazione dell’Opera di arte urbana Call Malta – Rotte di memoria. L’opera, un murales realizzato nel sottopassaggio via Avvenire Paterlini (lato polo scolastico Makallè) è stata ideata e realizzata da Simone Ferrarini e Mattia Ferretti, insieme ad alcune classi degli istituti Nobili e Filippo Re. Il momento dell’inaugurazione, a cui parteciperà anche il curatore del progetto Call Malta Giacomo Bassmaji, rappresenta il punto di arrivo del progetto che vuole far riflettere sulla tragedia del 2013, quando durante il naufragio del peschereccio utilizzato per tentare di raggiungere le coste italiane, morirono annegando 268 migranti siriani in fuga dalla guerra.
Giovedì 11 dicembre sarà la volta della festa per i 20 anni di Spazio Raga in via Turri 49. Tutta la cittadinanza e in particolare i giovani residenti del quartiere Stazione sono invitati al pomeriggio di giochi, tornei e riflessioni organizzato per festeggiare i 20 anni di Spazio Raga. La festa si aprirà dalle 16 con due ore dedicate a momenti ludico sportivi. Dalle 18 in poi è in programma una tavola rotonda con il sindaco Marco Massari, Michele Gagliardo coreferente formazione nazionale di Libera, Sabina Lugli coordinatrice di Spazio Raga – Cooperativa Accento e ragazzi e ragazze di Spazio Raga ieri e di oggi. L’incontro offrirà una riflessione sull’importanza sociale ed educativa di Spazio Raga, sul ruolo svolto in questi anni e sulle prospettive future.
Lo stesso giorno, alle 20.30, nella Casa di Quartiere Orti Spallanzani la Scuola di Etica e Cittadinanza promossa da Giro del Cielo in collaborazione con Mondinsieme propone “Clicca con giudizio. Rischi, regole e diritti nell’era digitale” con Francesco Di Tano, avvocato e docente presso Unibo e Michele Ferrazzano consulente di informatica forense e docente universitario. L’incontro, mettendo al centro i temi della privacy e della tutela degli individui online, vuole offrire ai partecipanti strumenti per comprendere e prevenire fenomeni di violenza e odio online, riflettendo su responsabilità, rischi e opportunità legate all’uso delle tecnologie digitali.
Sabato 13 dicembre al terzo piano dei Musei Civici alle ore 16 l’appuntamento è con il Fashion show di Atelier Saliou “Kebemer/Reggio Emilia: ricordi e radici”. Il fashion show si ispira alla mostra “Ricordi e Radici” e illustra le potenzialità delle nuove forme di creatività e imprenditorialità delle generazioni afro-discendenti. La scelta di collocare l’evento all’interno di uno spazio museale riflette un più ampio percorso di collaborazione e riflessione sul ruolo del patrimonio artistico e culturale delle diaspore e, al contempo, sulla necessità di rendere visibili quei percorsi di imprenditorialità capaci di generare valore economico e culturale.
Originario del Senegal e in Italia da nove anni, Mame Saliou, ha aperto nel 2024 un atelier nel centro storico di Reggio Emilia. La sua formazione affonda le radici nel contesto familiare, dove l’insegnamento dello zio costituisce il primo approccio all’arte sartoriale, esperienza che si trasforma poi in passione. Un ruolo determinante nel suo percorso professionale è rappresentato dall’incontro con la famiglia Bigliardi, storici proprietari di una merceria reggiana. Per il fashion show, Saliou trae ispirazione tanto dal patrimonio culturale del proprio paese d’origine quanto dai repertori della moda contemporanea ampliando e arricchendo il canone del “made in Italy”.
Ispirato al titolo della mostra Souvenir & Roots, il fashion show propone un viaggio intimo tra Senegal e Italia, restituisce l’esperienza del giovane professionista cresciuto tra due continenti, entrambi presenti e vitali nella sua identità. La collezione comprende anche l’utilizzo di tessuti tradizionali come il Bogolan del Mali, il Kente del Ghana e il Wax del Senegal, reinterpretati attraverso un linguaggio contemporaneo: dai mercati di Dakar alle strade di Reggio Emilia.
Il Fashion Show nasce grazie a “Intercultural_Mente”, progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna grazie al bando annuale per la promozione della cultura di pace e dei diritti umani ed è realizzato in collaborazione con i Musei Civici dove la mostra “Souvenir & Roots. Ricordi e Radici nelle raccolte etnografiche a Reggio Emilia”, (visitabile tutti i venerdì, sabato e domenica, ore 10-18) ospita un focus particolare sul tema dell’abito-souvenir, oggetto che accompagna il viaggio sia del turista che del migrante: un percorso visivo dedicato a tessuti, abiti e accessori, nato da un progetto partecipativo che ha coinvolto otto associazioni interculturali di Reggio Emilia. Nel percorso di mostra gli abiti delle comunità residenti a Reggio sono posti in dialogo con altri abiti della creatività professionale contemporanea prototipi realizzati dagli studenti del Master in Creative Knitwear Design di Accademia Costume & Moda, in collaborazione con Modateca Deanna.
Giovedì 18 dicembre, “La pace in festa”: camminata per la pace delle scuole primarie di Reggio Emilia. In concomitanza con la Giornata internazionale del migrante, per celebrare il Natale, con la partecipazione dell’Istituto comprensivo Da Vinci, le scuole primarie Carducci e Zibordi, l’Istituto comprensivo Manzoni, diverse classi della città distribuiranno messaggi di pace durante la camminata per ritrovarsi in piazza Prampolini alle 17.30 dove realizzeranno insieme una grande bandiera della Pace accompagnata dalle canzoni di Pace e di Natale.
Nella stessa giornata, alle 19.30 a SD Factory, in via Brigata Reggio 29, si svolge il reading teatrale “Approdi e Derive”, performance di restituzione del workshop teatrale rivolto a ragazzi tra 18 e 35 anni sui temi delle migrazioni e dei diritti. L’ingresso allo spettacolo è libero e gratuito.
Venerdì 19 dicembre alle 20.30 al Teatro Cavallerizza “Arle-Chino. Traduttore-Traditore di due padroni” con Shi Yang Shi, di Cristina Pezzoli e Shi Yang Shi, regia Cristina Pezzoli. Lo spettacolo in due lingue (soprattutto in italiano ma anche in cinese) racconta la storia di Yang, nato a Jinan, nel Nord della Cina nel 1979, oggi cittadino italiano. È arrivato in Italia a 11 anni insieme alla madre: è stato lavapiatti, venditore ambulante di erbe e unguenti cinesi sulle spiagge, studente bocconiano, traduttore simultaneo per ministri, imprenditori e registi internazionali di cinema; attore di teatro, tv e cinema, e recentemente, inviato speciale de “Le Iene”. Come molti ragazzi di seconda generazione conosce poco sia la storia della sua ‘vecchia patria’ che della nuova; è obbligato a trovare nuovi equilibri e sintesi tra la cultura del luogo in cui è nato e quella di dove è cresciuto: “Sono cinese perché sono nato in Cina o italiano perché sono cresciuto in Italia?” Nel libro “Cuore di seta” (Mondadori, 2017) Yang racconta la sua avventura, il viaggio verso l’Italia, e trasporta il lettore nel mondo multicolore di giovane cinese cresciuto nel nostro Paese, regalando una storia amara, ma anche divertente e piena di speranza. Lo spettacolo è a ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Domenica 21 dicembre alle ore 20 alla Casa di Quartiere Orti Spallanzani con la diretta della prima partita della 35^ edizione della “Coppa delle nazioni africane”, il torneo che vede in campo le migliori squadre del continente e che saranno trasmesse fino alla finale di domenica 18 gennaio.
Il calendario di iniziative “Insieme c’è una bella differenza”, promosso in concomitanza con le giornate internazionali dei Diritti Umani e del Migrante, è realizzato da Comune di Reggio Emilia e Fondazione Mondinsieme in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e SD Factory, Amnesty International di Reggio Emilia, Collezione Maramotti, Cooperativa Papa Giovanni XXIII, Iis Blaise Pascal e Ipssc Filippo Re, Giro del Cielo Scs, Casa di Quartiere Orti Spallanzani, Musei Civici, Istituto comprensivo Da Vinci, Teatro delle Brame aps, Associazioni Cinesi di Reggio Emilia, A.B.R.E.E.R. – Associazione dei cittadini del Burkina Faso di Reggio Emilia e dell’Emilia Romagna, Associazione maliana Badegna, Associazione dei Nigeriani di Reggio Emilia e provincia, Associazione per lo sviluppo della comunità Tamil del territorio reggiano, Associazione Ivoriani di Reggio Emilia, Al Nur, As Salam, Associazione filippina Bahaghari, NSAA Kente Group, Associazione moldava Plai e Associazione albanese Shqiponja.

