Riapre il teatro Piccolo Orologio: uno spazio più funzionale, sostenibile e accessibile a disposizione della città



Si alza nuovamente il sipario sul Teatro Piccolo Orologio, storico spazio dedicato allo spettacolo all’interno del Casino dell’Orologio. Il teatro ritorna a pieno titolo nella vita della città come punto di riferimento della cultura e della socialità, rinnovato grazie a un intervento straordinario di riqualificazione reso possibile grazie a un finanziamento Pnrr pari a 920mila euro e a un co-finanziamento comunale di 30mila euro, che ha permesso di renderlo più funzionale, accessibile e sostenibile. Tra le novità vi sono infatti la creazione del foyer per l’attesa e di una foresteria per gli artisti, nuovi impianti scenici e una nuova tribuna, pronta a essere inaugurata il prossimo 6 gennaio con lo spettacolo “Il coro dell’alba”, prodotto da Consorzio Balsamico in collaborazione con il Centro teatrale Mamimò, storico soggetto gestore del teatro che torna ad abitare questi spazi.

“E’ una grande soddisfazione per la nostra Amministrazione portare a compimento un’opera pubblica che permetterà di arricchire ulteriormente l’offerta culturale della città – ha detto il sindaco Marco Massari – Il Teatro Piccolo Orologio conoscerà infatti dall’anno prossimo tornerà, dopo questi mesi di assenza, a essere presidio di quartiere, punto di aggregazione e di crescita culturale, polo attrattivo per chi abita in zona e non solo. Ringrazio tutti coloro che si sono spesi per questo bel risultato e invito tutta la cittadinanza a scoprirlo e frequentarlo”.

“Grazie alla riqualificazione viene restituito alla città un luogo della cultura in una veste rinnovata e completamente accessibile, con una nuova funzionalità degli ambienti – dice il vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici Lanfranco de Franco – Tramite i fondi Pnrr su questo spazio abbiamo investito quasi un milione di euro: risorse investite sulla cultura che andranno a beneficio di tutta la comunità, poiché il dinamismo culturale è un fattore decisivo per la crescita delle persone e per l’attrattività del nostro territorio. Quello del teatro Orologio costituisce inoltre un intervento che è parte di un programma più ampio di ristrutturazioni e rigenerazioni di strutture e spazi nei quartieri con fondi Pnrr, per rendere più fruibili e sostenibili luoghi al servizio della collettività”.

Aprire un teatro è molto più che inaugurare semplicemente un edificio. Significa lanciare un progetto culturale che si adatti ai cambiamenti sociali e tecnologici – sottolinea l’assessore comunale alla Cultura Marco Mietto – Deve essere un luogo connesso con la comunità locale, le reti artistiche globali e il mondo digitale, tramite streaming e contenuti ibridi. La flessibilità è cruciale per poter fare dello spazio un hub multifunzionale per workshop, residenze e performance immersive. Il Comune ha grande fiducia che il Centro teatrale MaMiMò saprà creare un organismo vivo, capace di evolversi con la società, offrendo programmazione rilevante, che stimoli il dialogo civico e garantisca sostenibilità a lungo termine diversificando le entrate e coinvolgendo attivamente il pubblico”.

“Oggi ritroviamo il Piccolo Orologio completamente rinnovato, grazie a un investimento coraggioso e lungimirante dell’Amministrazione comunale, che ringraziamo sentitamente per aver creduto nella necessità, e nella responsabilità, di restituire vita a un luogo di cultura – commenta Marco Maccieri, direttore artistico del Centro teatrale MaMiMò – In un tempo in cui molti teatri chiudono senza riaprire, questo intervento rappresenta un gesto politico e culturale di grande valore per tutta la città. Per MaMiMò questo momento segna un passaggio decisivo. La riapertura del Piccolo Orologio, insieme alla nascita delle Officine Creative Reggiane, ci permette di consolidare un sistema culturale articolato e complementare, due case che incarnano la nostra identità: radicata nel territorio, ma proiettata verso nuove possibilità artistiche, produttive e comunitarie. È un punto di svolta che conferma un percorso costruito nel tempo con il Comune di Reggio Emilia, con la Regione Emilia-Romagna e con il Ministero della Cultura, interlocutori che hanno sostenuto la nostra crescita e con i quali abbiamo instaurato un rapporto di fiducia reciproca”.

COSA È STATO FATTO Il progetto – redatto dall’architetto Stefano Fascini e di cui è responsabile unico di procedimento l’architetto Giorgia Lombardini del Comune di Reggio Emilia – ha permesso un notevole miglioramento della funzionalità e dell’accessibilità della struttura.

Al fine di migliorare le funzionalità dell’immobile, nei mesi scorsi è stata realizzata una ridistribuzione più efficiente delle funzioni esistenti (ufficio, camerini, retropalco), per una migliore qualità del lavoro, che ha permesso di ottenere nuovi spazi, come lavanderia, costumeria e una foresteria per gli artisti ospiti. Per facilitare il comfort e la fruizione del Teatro, sono stati creati nuovi spazi esterni, quali la biglietteria e la sala d’attesa (foyer) degli spettatori, precedentemente assenti. In accordo con la Soprintendenza e per il miglioramento generale del complesso, in grado di connotare al meglio il teatro anche dall’esterno, si è inoltre intervenuti sul ridisegno del corpo scala esistente con l’inserimento di un portale metallico a copertura del manufatto.

Tutti gli spazi sono inoltre stati riletti in chiave di accessibilità anche per le persone con disabilità, seguendo le indicazioni del Criba e del progetto Reggio Emilia città senza barriere, a partire dalla prossima installazione della nuova platea a gradoni con sedute imbottite, completamente modulabili per permettere l’accesso anche alle persone con ridotte capacità motorie.

Sono state infine riqualificate le dotazioni impiantistiche, per l’efficientamento e il miglioramento complessivo dell’impianto audio e l’insonorizzazione: a breve sarà installato il nuovo corpo luci, mentre è già stato completato il nuovo impianto elettrico.

L’intero intervento si caratterizza inoltre per la sostenibilità ambientale: oltre alla creazione di un tetto verde sulla biglietteria, grazie alla sostituzione dei serramenti è stato realizzato un generale efficientamento energetico dell’involucro esistente, cui si aggiunge un nuovo impianto di raffrescamento/riscaldamento a pompa di calore.