“I sindaci dell’Unione non hanno mai smesso di lavorare sulla Polizia locale, dato che tutti lo riteniamo un servizio essenziale. Anche martedì pomeriggio abbiamo svolto una riunione di Giunta incentrata in pratica solo su questo tema”.
A fare il punto su un argomento che nei giorni scorsi è stato al centro di diversi interventi, tra i quali si annoverano anche le diverse sigle sindacali del settore, è il Presidente dell’Unione Appennino Emanuele Ferrari: “C’è un confronto importante in corso in seno all’Unione. Durante tutto quest’anno, lo abbiamo portato avanti coinvolgendo spesso anche i sindacati, e abbiamo anche avuto modo di incontrare Gennaro Ferrara (il cui intervento è pervenuto nei giorni scorsi, ndr) che è entrato in carica in quest’ultimo periodo. Vorrei dire al responsabile della funzione pubblica Cisl che non più tardi della scorsa settimana l’Unione ha adottato una delibera che approva il percorso di rafforzamento amministrativo. In questa delibera è previsto il trasferimento del servizio di Polizia Locale in Unione nel più breve tempo possibile. Un passaggio che richiederà di predisporre tutto ciò che necessita da un punto di vista della nuova costituzione in Unione del servizio, in termini normativi e di regolamentazione: un’innovazione che vorrà dire che non saranno più i singoli Comuni, bensì tutti i sindaci dell’Unione in accordo a valutare insieme quali siano le funzioni e le caratteristiche che deve avere la Polizia locale. Questo passaggio si sta giovando anche dell’impegno del Sindaco di Villa Minozzo Elio Ivo Sassi, in qualità di assessore alla montagna in Provincia e grazie alla sua lunga esperienza in ambito di Polizia locale”.
Aggiunge il Sindaco di Toano e delegato alla Polizia Locale per l’Unione Comuni dell’Appennino, Leonardo Perugi: “Possiamo già confermare che stiamo lavorando per incrementare l’organico attraverso diverse formule quali assunzioni e mobilità, valutando anche insieme alla Regione come implementare gradualmente il numero degli agenti in servizio. In generale è in corso un progetto straordinario attivato dall’Unione che ha consentito di assicurare una presenza più ampia e coordinata sul territorio, e di presidiare situazioni complesse in modo efficace. Le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali confermano la necessità di rendere più strutturale ed evoluto questo modello. Per tale ragione, l’Unione si impegna a incrementare nel 2026 le risorse destinate a tale progetto nella misura del 25-30%, un investimento significativo che sarà realizzato nonostante il quadro finanziario complessivo resti particolarmente sfidante per i Comuni aderenti”.
Prosegue il Presidente Ferrari: “Nonostante la giunta dell’Unione sia espressione di sensibilità politiche diverse, anche distanti tra loro, in un ambito di confronto costante su questi temi come sindaci siamo concordi sull’idea di una Polizia locale che debba essere molto legata al concetto di prossimità, di polizia amministrativa, di lavoro vicino ai cittadini, quindi questo comporta anche il ruolo di rappresentanza nelle occasioni ufficiali e istituzionali. Ci auguriamo che con le sigle sindacali si possa trovare un punto di incontro, ma devo però dire che certi modi e toni della discussione visti negli ultimi giorni non ci piacciono e non ci sono mai piaciuti. I sindaci dell’Unione preferiscono lavorare in una maniera che può essere anche silenziosa. Ma non significa che se non usciamo sui giornali non stiamo affrontando il problema. Vorrei anche aggiungere che abbiamo invitato i Sindacati a un incontro con la Giunta dell’Unione il 17 dicembre, ma la Cisl ci ha già risposto facendoci sapere che non parteciperanno. Mi sento di dare un piccolo consiglio a Gennaro Ferrara, di cui pure ho l’ultimo intervento con attenzione e interesse, che è quello di valutare la governance dell’Unione non solo dal punto di vista della polizia locale, della sicurezza, ma anche di altri temi che sono molto importanti, come ad esempio gli aspetti dei servizi alla persona, socio-sanitari ed educativi. Aspetti sui quali in questi mesi siamo messi a dura prova dal punto di vista dei bilanci comunali, perché i tagli alle entrate correnti del Governo mettono in serio pericolo la tenuta di questi servizi o perlomeno la loro consistenza”.

