L’Emilia-Romagna si conferma punto di riferimento europeo per le politiche di innovazione e lavoro. La Regione è stata l’unica amministrazione pubblica italiana a partecipare a Bruxelles all’incontro sulle nuove strategie per l’attrattività e il trattenimento dei talenti nell’Unione europea.
Il tavolo di lavoro, presieduto dal Commissario europeo per gli Affari interni e l’immigrazione, Magnus Brunner, era composto da 26 rappresentanti internazionali, tra cui l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico e due colossi tecnologici per i microchip e lo sviluppo di nanoelettronica e tecnologie digitali come Advanced semiconductor materials lithography (Asml) e il centro interuniversitario di microelettronica (Imec).
“Essere l’unica amministrazione pubblica italiana al tavolo di lavoro della Commissione europea sulle politiche per l’attrazione dei talenti- ha commentato il vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla- dimostra come la strada intrapresa sia quella giusta. La Regione non è solo un motore economico nazionale, ma un laboratorio di innovazione osservato con attenzione da Bruxelles. Abbiamo illustrato come la nostra legge regionale per l’attrazione e la valorizzazione dei talenti stia dando risposte concrete alla necessità di competenze per le nostre imprese e per il sistema della ricerca. Continuare a investire sulle persone e sulle competenze è l’unica via per garantire crescita e competitività al nostro territorio nel contesto globale, definendo modelli evoluti di integrazione. Una prassi indispensabile per determinare un nuovo modello di economia sociale”.
La Regione ha illustrato le proprie strategie e l’impatto della legge regionale per l’attrazione e la valorizzazione dei talenti assieme ad alcune realtà all’avanguardia come la Regione di Hannover (Germania), il ministero dell’Economia della Lituania, il ministero dell’Inclusione spagnolo e i poli dell’innovazione di Copenaghen (Danimarca) e Linköping (Svezia).
Le esperienze portate al tavolo dall’Emilia-Romagna confluiranno in una prossima comunicazione pubblica ufficiale della Commissione, contribuendo a scrivere le linee guida dell’Unione Europea in materia di capitale umano e migrazione qualificata.

