Un’area che interessa oltre 1.160 unità produttive e che, nel 2024, ha fatturato 11 miliardi di euro con un 25% di export.
È la fotografia della Zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna protagonista oggi al Dama di Bologna della seconda riunione del Comitato di indirizzo dedicata all’ascolto delle imprese che operano nel perimetro della Zls e con i membri del cluster ER.I.C.
Un momento per approfondire le esigenze del sistema produttivo e logistico regionale, con l’obiettivo di definire in modo condiviso le linee di sviluppo della Zls e consolidarne il ruolo come leva concreta di crescita infrastrutturale e industriale.
“Lo scenario economico e geopolitico che stiamo attraversando impone di lavorare fin da subito su investimenti e infrastrutture strategiche – ha dichiarato l’assessora all’Ambiente, Programmazione territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture, Irene Priolo-. La priorità è rafforzare le connessioni del sistema logistico regionale, integrando in modo sempre più efficace trasporto su gomma e trasporto ferroviario e potenziando i collegamenti tra il Nodo di Bologna, il porto di Ravenna, gli interporti e le aree produttive della ZLS. Su questa direttrice la Regione intende spingere con decisione il trasporto merci su ferro, attraverso strumenti come il ferrobonus, la riduzione dei costi delle tracce ferroviarie e gli incentivi alle manovre e alle operazioni nei terminal e negli scali merci. A questo si affianca un investimento di 45 milioni di euro per rafforzare la capacità di innovazione delle imprese e rendere il territorio sempre più attrattivo per nuovi insediamenti produttivi”.
Sono state presentate inoltre le politiche regionali per lo sviluppo della Zls e le misure a sostegno del trasporto ferroviario delle merci, con particolare attenzione al potenziamento delle connessioni infrastrutturali tra il porto di Ravenna, il Nodo di Bologna, gli interporti e le aree produttive. Ampio spazio è stato riservato al contributo delle imprese e degli operatori della logistica e dell’intermodalità attraverso un focus sugli strumenti di incentivazione e attrazione degli investimenti e con il contributo del cluster ER.I.C. Tra i presenti Aldo Fiorini, direttore Plant di Ravenna, Gruppo Marcegaglia; Federico Curioni, consigliere delegato dal management Gruppo Concorde- Atlas, Andrea Borghesi, Distribution manager Technogym, Raffaele Rossi, direttore operativo Apofruit, Massimo Corradi Supply Chain & Logistic director Gruppo Granterre; Pier Paolo Rosetti direttore generale Conserve Italia.
Un momento di confronto che ha fatto il punto su alcuni temi qualificanti: dalla necessità di avviare, insieme al sistema delle imprese, una nuova fase di sviluppo industriale per l’Emilia-Romagna capace di attrarre investimenti e aumentare la competitività del territorio attraverso la semplificazione delle regole, al rafforzamento delle infrastrutture, fino alla piena attuazione della Zona franca e all’integrazione dei nodi logistici e intermodali. Con un ruolo centrale affidato al porto di Ravenna come porta di accesso internazionale della regione e alla sua connessione con il Nodo di Bologna, gli interporti e le principali aree produttive.
Nel corso dell’evento è stato inoltre richiamato il ruolo della Piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (Step), iniziativa europea alla quale l’Emilia-Romagna ha aderito nell’ambito del Programma regionale Fesr 2021-2027, con l’obiettivo di rafforzare competitività, resilienza e innovazione nei settori delle tecnologie digitali e deep tech, delle tecnologie pulite ed efficienti e delle biotecnologie. A supporto di questa strategia, la Regione ha recentemente stanziato 45 milioni di euro per un nuovo bando dedicato a investimenti produttivi e progetti di ricerca e sviluppo in tecnologie critiche.
Il Comitato di indirizzo ha confermato infine il valore strategico di un confronto strutturato e continuo con il mondo produttivo e logistico, elemento centrale per accompagnare l’attuazione della Zls e renderla uno strumento sempre più efficace di sviluppo infrastrutturale e competitivo per l’Emilia-Romagna.

