
Via libera al Bilancio di previsione 2026 e triennale al 2027 della Regione Emilia-Romagna, una manovra finanziaria regionale complessiva da 14 miliardi e 280 milioni di euro, di cui 10,5 miliardi per la sanità a cui, a partire da quest’anno, sarà garantito un contributo strutturale di risorse regionali pari ad almeno 200 milioni di euro.
Il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessore regionale al Bilancio, Davide Baruffi, hanno ribadito durante il dibattito in Aula che il bilancio 2026 della Regione è una manovra espansiva e non prevede arretramenti nonostante i tagli dello Stato.
“Grazie a fondamentali solidi e anche alla conferma di tutte le previsioni della precedente finanziaria, possiamo dispiegare con efficacia le politiche regionali che abbiamo fissato continuando a investire su sanità pubblica, non autosufficienza e sicurezza del territorio, e avviando al contempo una nuova fase di rilancio degli investimenti”, hanno dichiarato presidente e assessore.
Secondo de Pascale e Baruffi, “in un momento complesso per il Paese, che registra un andamento del Pil vicino allo zero, il bilancio dello Stato rinuncia alla crescita”. Al contrario, “la manovra regionale si pone obiettivi ambiziosi” e “punta decisamente a sostenere la crescita dell’intero sistema regionale e a garantire i diritti delle persone, a partire da quelli alla salute, alla casa e all’assistenza”, hanno aggiunto.
Dopo anni di progressiva riduzione del proprio indebitamento, e merito anche di una buona disponibilità di cassa, sarà possibile incrementare gli investimenti da 300 a 360 milioni di euro nel triennio mediante il ricorso all’autorizzazione a contrarre debito. Inoltre, in virtù dell’accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni, che consente alle amministrazioni di utilizzare parte delle risorse tagliate nell’anno precedente per nuovi investimenti, nel triennio 2026-2028 la Regione Emilia-Romagna sarà nella condizione di realizzarne altri per ulteriori 156 milioni di euro.
E nonostante il taglio nazionale aggiuntivo di oltre 23 milioni a titolo di contributo ai saldi della finanza pubblica (che sale complessivamente a 91,7 milioni di euro per il 2026), in Emilia-Romagna entrerà in funzione dal 1^ gennaio una prima riduzione della maggiorazione Irpef per il III scaglione di redditi (dai 28mila ai 50mila euro), che passerà quindi dall’attuale 1,70% a 1,55%, cui ne seguirà un’ulteriore per l’anno di imposta 2027, con la maggiorazione regionale che scenderà ulteriormente a 1,40%. La maggiorazione per il IV scaglione (oltre i 50 mila euro) resterà invece confermata al 2,10% anche il prossimo triennio.
Infine, grazie alla manovra fiscale 2025, sono assicurate maggiori entrate all’Ente per circa 400 milioni di euro che permettono la messa in sicurezza della sanità pubblica e universalistica, assicurando alle Aziende sanitarie un contributo significativo con mezzi regionali; il rafforzamento strutturale dei servizi per la non autosufficienza, la sicurezza del territorio, le politiche per la casa e il sostegno al trasporto pubblico locale a fronte dei tagli apportati al Fondo nazionale dal bilancio dello Stato.

