Approvati in Consiglio metropolitano il Bilancio di previsione e il Piano programma 2026 dell’Istituzione Villa Smeraldi



(ph: Agenzia DIRE)

Nuovi progetti per l’Istituzione Villa Smeraldi  – Museo della Civiltà contadina della Città metropolitana di Bologna, che ha presentato il nuovo Piano di programma 2026 nonché il Bilancio di previsione 2026-2028 al Consiglio metropolitano ricevendo 10 voti favorevoli (Centro sinistra) e 2 astenuti (Uniti per l’alternativa), nella seduta del 22 dicembre. Il bilancio di previsione dell’Istituzione Villa Smeraldi 2026-2028 punta alla gestione e valorizzazione di un patrimonio museale che si arricchisce progressivamente e con continuità grazie a lasciti e donazioni da parte di persone del territorio.

Il Piano Programma 2026, allegato alla delibera, consolida e rilancia l’Istituzione Villa Smeraldi come motore di crescita culturale, sociale ed economica per la Città Metropolitana di Bologna. Fondamentale per la buona riuscita delle azioni è la collaborazione con l’Associazione Gruppo della Stadura che ormai 61 anni fa ha iniziato la raccolta del patrimonio museale e che ancora oggi ha un’importanza centrale nel supporto tecnico e scientifico alla cura e valorizzazione del patrimonio. Un altro elemento fondamentale è la partecipazione alla gestione e al funzionamento dell’Istituzione da parte del Comune di Bologna e dei Comune di Castel Maggiore e Bentivoglio tramite l’Unione Reno Galliera che rendono le azioni ancora più radicate nel territorio.
Attraverso una programmazione integrata, il Museo riafferma il suo ruolo di “Museo di Comunità”, con un focus strategico su sostenibilità, inclusione e valorizzazione del patrimonio.

Nell’ambito della cura e valorizzazione del Patrimonio sono previste azioni di conservazione del patrimonio, riordino dei depositi e aperture straordinarie in collaborazione con la rete regionale dedicata al tema. Proseguono le azioni di ricerca e pubblicazione sui temi del patrimonio materiale e immateriale. Si procederà al riordino e alla valorizzazione dell’importante lascito di Denis Gavina (fotografo locale) e in generale della biblioteca e dell’archivio fotografico (anche grazie a 4 operatori di Servizio Civile dedicati a biblioteca e archivio).

Per quanto riguarda la mediazione e l’inclusione Sociale anche per il 2026 il Museo proporrà servizi educativi per tutte le fasce d’età e categorie, con laboratori per le scuole, progetti di apprendimento permanente, iniziative per l’invecchiamento attivo e il benessere psicofisico.
Saranno organizzati numerosi eventi che favoriscano la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, con particolare attenzione al contemporaneo e alla partecipazione attiva dei pubblici: rievocazioni storiche, eventi dedicati alla cultura popolare, iniziative che promuovano i linguaggi dell’arte contemporanea.

Il Museo consolida la sua sezione a cielo aperto come polo di educazione ambientale, attraverso il campo didattico, l’orto, la piantata e il parco storico (da novembre il Cipresso Calvo è stato riconosciuto albero monumentale).

Prosegue inoltre la collaborazione strategica con l’Università di Bologna per la conservazione e lo studio delle antiche varietà del Pomario. (Nel dicembre 2025 ha preso avvio anche il servizio civile agricolo con due operatori che lavoreranno su questi temi)

Per quanto riguarda il turismo sostenibile verranno sviluppati itinerari turistici, specialmente lungo la Ciclovia del Navile in sinergia con partner locali, per un’offerta di qualità a “km zero”.

Continueranno le sinergie con Enti e associazioni del territorio metropolitano per riattualizzare i temi della cultura contadina (come Art City Bologna, Osservatorio Locale del Paesaggio, Tavolo per la Democrazia Alimentare). Prosegue inoltre il costante dialogo con la Regione Emilia-Romagna volto alla promozione della cultura.

Il Piano Programma 2026 punta quindi a trasformare l’eredità culturale in un volano di sviluppo. L’Istituzione Villa Smeraldi si configura come un modello di museo a servizio della comunità, capace di unire la tutela della memoria storica con l’innovazione sociale e la sostenibilità, in piena sintonia con gli indirizzi della Città Metropolitana.

 

Istituzione Gian Franco Minguzzi: il Consiglio metropolitano approva il Bilancio di previsione e il Programma delle attività per il 2026

Focus su salute mentale, politiche sociali e socio-educative, condizione adolescenziale e giovanile, minori stranieri non accompagnati e abitare sociale

Il Consiglio metropolitano, nella seduta del 22 dicembre, ha approvato con 10 voti favorevoli (Centro sinistra) e 2 astenuti (Uniti per l’Alternativa) il Bilancio di previsione 2026-2028 e il Programma delle attività per il 2026 dell’Istituzione Gian Franco Minguzzi. L’Istituzione intende rinnovare anche nell’anno 2026 il proprio contributo di riflessione e di pensiero alla costruzione di Politiche di Welfare integrato rispondenti alle sfide della contemporaneità e alle diversità socio-culturali e generazionali della popolazione metropolitana.

“Anche per il 2026 l’Istituzione Minguzzi intende proseguire la sua attività di ricerca e monitoraggio sul welfare metropolitano, dalla salute mentale al welfare culturale, dall’amministrazione di sostegno alle giovani generazioni. – commenta Sara Accorsi, consigliera delegata a Welfare metropolitano e lotta alla povertà – In dialogo con tante istituzioni del territorio, nonché con reti nazionali e internazionali, l’Istituzione Minguzzi si impegna anche per il 2026 a essere laboratorio di idee e riflessioni sui temi di rilievo del nostro oggi, a rafforzo dell’azione amministrativa della Città metropolitana, anche attraverso un importante lavoro di raccordo con il Terzo settore metropolitano”.

L’attività programmata nelle tre aree tematiche prevalenti per il 2026:

Salute mentale

L’ Istituzione Minguzzi nell’anno 2026 seguirà gli sviluppi delle attività connesse al Recovery college, che hanno contribuito a forgiare e impiegare nuovi attori sulla scena del disagio mentale (facilitatori esperti con esperienza, esperti in supporto tra pari), sostenendo il monitoraggio delle azioni rivolte al coinvolgimento attivo degli utenti nei servizi di salute mentale, e favorendo le condizioni per l’implementazione degli Esperti di Supporto tra Pari (ESP). L’Istituzione è attualmente impegnata a organizzare a Bologna nella primavera del 2026 (7 e 8 maggio) un convegno internazionale nell’ambito del progetto europeo MENTOR, di cui è partner, con il coinvolgimento del Ministero della Salute sul ruolo dell’ESP nelle diverse realtà europee, sulla implementazione della figura dell’ESP nei servizi territoriali di salute mentale e sull’importanza della partecipazione degli ESP nei team di ricerca collaborativa.

Proseguirà anche l’importante lavoro del servizio di informazione SOStengo! rivolto a cittadini e amministratori di sostegno volontari attraverso: sportelli di informazione a Bologna e su tutto il territorio metropolitano; attività di sensibilizzazione e formazione (rivolte a cittadini e Amministratori di Sostegno); la  tenuta/aggiornamento dell’ Elenco metropolitano degli Amministratori di Sostegno Volontari; oltre alla realizzazione di una campagna di comunicazione per valorizzare il ruolo dell’ Ads Volontario e l’importanza di questo tipo di volontariato (con percorsi formativi /supporto motivazionale per gli Ads Volontari iscritti all’ Elenco metropolitano).

Politiche Sociali, Sociosanitarie e Socio-educative

Rispetto alle tematiche dell’area adolescenti e giovani nel corso del 2026 l’Istituzione proseguirà le attività volte ad analizzare le forme con cui si presentano fragilità e disagi e le possibili soluzioni per contrastarli. Tra queste segnaliamo il monitoraggio condotto annualmente sugli spazi di ascolto presenti negli istituti scolastici superiori di 1° e 2° grado, nei CPIA e negli Enti di Formazione Professionale. Verrà inoltre approfondita l’indagine sugli Spazi d’ascolto extrascolastici attivi presso le associazioni del Terzo settore. Proseguirà anche l’analisi delle Esperienze di Protagonismo Giovanile: nell’ambito del progetto Giovani Protagonisti, in collaborazione con l’Ufficio scuola della diocesi e l’Ufficio scolastico regionale, verrà svolta un’attività di monitoraggio degli interventi effettuati da alcuni enti gestori in 20 classi terze di istituti secondari di secondo grado dell’area metropolitana.

Relativamente ai Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA), nel 2026 proseguiranno i seminari con un focus rivolto a indagare sia gli aspetti giuridici che regolano lo status di maggiorenne per i MSNA, sia le opportunità offerte dalla cooperazione internazionale, nonché le iniziative promosse in merito dagli enti del Terzo settore.

Rispetto sempre all’area delle Politiche Sociali e Socio-Sanitarie, si darà continuità all’esperienza del “Laboratorio Abitare MOLTO sociale” costruendo – in collaborazione con la rete delle associazioni e con il servizio pubblico – eventi e occasioni di conoscenza di esperienze di innovazione sociale nell’area dell’abitare. Nel 2026 verrà inoltre realizzata dall’ Istituzione un’azione di monitoraggio delle attività di ricerca e laboratori espressivi messi in atto dal Collettivo Amalie con gli Infermieri di Comunità (IFEC), nell’ambito del progetto “Le Comunità Consapevoli: Benessere condiviso e prevenzione nella relazione tra operatori Ifec e cittadini”, con realizzazione di un evento finale pubblico.

Welfare culturale

Proseguiranno le collaborazioni con importanti agenzie culturali del territorio, che lavorano tutte in rete: la Rete degli Archivi del presente (che riunisce 17 archivi cittadini); la Rete delle biblioteche specializzate nell’ambito della quale l’Istituzione sta predisponendo un progetto mirato a rafforzare la visibilità delle biblioteche specialistiche dell’area metropolitana di Bologna, coinvolgendo gli studenti del corso di Design Grafico dell’Accademia di Belle Arti di Bologna; Rete regionale dei teatri della salute mentale, con azioni per la diffusione del “Manifesto per un teatro per e nella salute mentale”; la Rete dei teatri solidali, con obiettivo di promuovere nuove collaborazioni e favorire una maggiore integrazione tra realtà che condividono l’impegno verso l’inclusione sociale attraverso il teatro.

Importante poi il ruolo della Biblioteca della salute mentale e delle scienze umane “Minguzzi-Gentili” che riunisce in un servizio integrato la Biblioteca dell’Istituzione “Gian Franco Minguzzi” della Città metropolitana di Bologna e la Biblioteca “Carlo Gentili” dell’Università di Bologna. Per il 2026 verranno incrementati gli ambiti disciplinari della promozione della salute mentale, della lotta allo stigma e alle varie forme di discriminazione, con un focus particolare sulle forme di disagio nelle giovani generazioni.

Per quanto riguarda l’aspetto economico, la situazione si presenta positiva e stabile. In particolare, per la realizzazione di tutti i progetti in programma il bilancio 2026 è di oltre 195 mila euro.