Circhi e animali, l’assessore comunale modenese Guerzoni chiede nuova legge



    circo-animaliServe una nuova legge, “moderna ed equilibrata”, che valorizzi le attività circensi di eccellenza svolte dagli artisti e regolamenti l’utilizzo degli animali, anche attraverso gli incentivi delle sovvenzioni, per togliere ogni dubbio a quei Comuni, come Modena, che hanno disposto già da tempo precisi limiti su questo tema. Lo chiede l’assessore comunale all’Ambiente Giulio Guerzoni in una lettera inviata ai parlamentari modenesi e al Governo dopo che una recente sentenza del Tar dell’Emilia Romagna, relativa al Regolamento di Bologna, ha messo in dubbio la legittimità della regolamentazione comunale.
    Guerzoni sollecita ”un intervento legislativo in merito ad una legge del 1968 che fa riferimento all’utilizzo degli animali nei circhi equestri e negli altri spettacoli viaggianti. Una revisione complessiva della materia a livello nazionale permetterebbe non solo di aggiornare una normativa non più adatta al contesto e alle sensibilità odierne, ma anche di fornire una linea chiara di comportamento agli enti locali”. Il Comune di Modena “già dal 2001 – ricorda Guerzoni nella sua lettera – ha avviato un percorso sulla corretta gestione degli animali e nel 2011 è entrato in vigore il Regolamento comunale per il benessere e la tutela degli animali che ha fatto proprie le indicazioni delle “Linee guida per il mantenimento degli animali nei circhi e nelle mostre itineranti” della Cites – Commissione scientifica internazionale”.
    Guerzoni prosegue ricordando che la legge del 1968 è l’unica che detta disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante ma non cita quali animali devono essere impiegati mentre prevede l’ obbligo da parte delle amministrazioni comunali di individuare un’area dove ospitare i circhi e le attività di spettacolo viaggiante. A Modena l’area è già stata individuata da tempo in via Divisione Acqui.
    L’assessore sottolinea poi come la legge del 1968 sia stata ampiamente superata dal senso comune e dalla crescente sensibilità delle persone nei confronti degli animali.
    “Per tutti questi motivi – scrive infine Guerzoni – chiedo all’Esecutivo e al Parlamento che rivedano la legge del 1968 e che tolgano gli enti locali dall’imbarazzo di possibili ricorsi al Tar sui diversi regolamenti comunali. Serve una nuova legge, moderna ed equilibrata, che valorizzi le attività circensi umane di eccellenza e che regoli di conseguenza le sovvenzioni”.