Convegno sui disturbi del comportamento alimentare al Policlinico di Modena



    disturbi-alimentariArriva alla sesta edizione il convegno modenese sui disturbi del comportamento alimentare (DCA), in programma giovedì 25 settembre (inizio alle 9.00) presso l’aula magna del Policlinico, in via del Pozzo 71. Anoressia, bulimia, alimentazione incontrollata: sono questi alcuni temi ‘caldi’ che verranno affrontati durante l’evento che accenderà i riflettori sui problemi alimentari, un fenomeno sempre più diffuso tra la popolazione che soltanto a Modena registra circa 250 nuovi casi ogni anno.

    Si parlerà, in modo particolare, del ruolo della terapia psico-nutrizionale nella cura dei pazienti, grazie agli interventi di relatori di fama nazionale e internazionale: fra questi Giuliano Limonta (Piacenza), Lorenzo Donini e Fabrizio Jacoangeli (Roma), esperti clinici; inoltre Emilio Franzoni e Graziella Filati, dei Centri di riferimento della Regione Emilia Romagna, e i membri del Team DCA dell’Azienda USL di Modena. Più di 300 gli operatori sanitari provenienti da tutta Italia già iscritti alla giornata di studio, a testimoniare l’importanza e l’attualità delle tematiche affrontate.

    Il convegno è organizzato dal team per i disturbi del comportamento alimentare dell’Azienda USL di Modena, in cui lavorano insieme operatori del Dipartimento di Salute Mentale (psichiatri, psicologi, neuro-psichiatri infantili) e del Dipartimento di Medicina e Metabolismo del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense a Baggiovara (medici e dietisti).

    I disturbi del comportamento alimentare sono malattie che, se non riconosciute e curate adeguatamente, si cronicizzano causando gravi sofferenze ai pazienti e alle loro famiglie. La frequenza di questi disturbi, purtroppo, è in aumento quasi ovunque in Italia e nel mondo. Secondo gli ultimi studi, i disturbi alimentari colpiscono maggiormente le donne, ma sono diffusi anche fra i maschi, in modo particolare quelli tra i 12 e i 30 anni. Per quanto riguarda la provincia di Modena, si stimano circa 400 casi di anoressia, 600 di bulimia, 1.500 casi di ‘forme intermedie’, con un’incidenza di 250 nuovi pazienti ogni anno.