Indice dei prezzi al consumo a Bologna, giugno 2020



    Gli indici dei prezzi al consumo di giugno 2020 sono stati elaborati nel contesto di
    progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del
    Covid-19 in Italia e di riapertura graduale di buona parte delle attività commerciali di
    offerta di beni e servizi di consumo. Pur rimanendo sopra la norma, il numero di mancate
    rilevazioni è quindi diminuito.

    L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali
    per l’acquisizione dei dati, ha consentito di ridurre gli effetti negativi dell’elevato numero
    di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al
    consumo.

    Nella città di Bologna per il mese Giugno 2020 l’indice dei prezzi al consumo per l’intera
    collettività, al lordo dei tabacchi, ha fatto registrare una variazione mensile di -0,2% e un
    tasso tendenziale del -0,8%.

    In Giugno sono in aumento su base annua le divisioni dell’“Istruzione” (+2,2%), “Prodotti
    alimentari e bevande analcoliche” (+1,7%), dei “Mobili e articoli per la casa” (+1,2%), dei
    “Servizi sanitari e spese per la salute” (+1,2%), dell’ “Abbigliamento e calzature” (+1,1%),
    delle “Bevande alcoliche e tabacchi” (+0,8%), di “Ricreazione, spettacoli e cultura”
    (+0,7%) e degli “Altri beni e servizi” (+0,3%); viceversa i prezzi sono diminuiti per le
    divisioni dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” (-2,6%), delle “Comunicazioni” (-3,1%), dei
    “Trasporti” (-3,3%) e di “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-4,7%).

    Il tasso tendenziale dei Beni è ancora in calo (da -1,8% a -1,2%) e l’inflazione dei Servizi
    diventa negativa (-0,4%). La componente di fondo, che esclude gli alimentari e i prodotti
    energetici, diventa nulla.

    A giugno sono ancora in calo i prezzi dei prodotti acquistati con media frequenza dai
    consumatori (-2,1%, il tasso annuo). In aumento i prezzi dei beni acquistati con bassa
    frequenza (da +0,6% a +1,2%, il tasso annuo). Un calo più contenuto per i prezzi dei beni
    acquistati con alta frequenza (da -0,9% a -0,2%, il tasso annuo).