Cacciatore fugge in un campo di mais, inseguito e multato dalla Polizia provinciale. Altro cacciatore multato a Formigine



Per evitare un controllo della Polizia provinciale, un cacciatore scappa all’interno di un campo di mais e riesce a fuggire in auto aiutato da un altro cacciatore; inseguiti dagli agenti, vengono però fermati poco distante. L’episodio è avvenuto in un’area agricola tra Finale Emilia e S.Felice sul Panaro, giovedì 24 settembre, giornata di caccia alla selvaggina stanziale, come lepri e  fagiani, che si è aperta domenica scorsa.

Il cacciatore fuggito è risultato non residente in provincia di Modena, ma privo della iscrizione obbligatoria all’Atc; quindi nel territorio modenese non poteva cacciare; inoltre non indossava gli indumenti ad alta visibilità, anche questi obbligatori, e non aveva segnato sul tesserino il tipo di caccia scelto, come prevede il calendario venatorio; i tre verbali emessi hanno comportato una sanzione complessiva di 554 euro; anche l’altro cacciatore è stato multato, sempre per la mancata segnatura sul tesserino, ed è stato sequestrato un fagiano appena cacciato.

Il cacciatore fuggito è stato segnalato alla Questura di Modena per non aver rispettato gli obblighi giuridici derivanti dal possesso della licenza di caccia.

Nella giornata di giovedì si è registrata un’alta affluenza di appassionati paragonabile a un fine settimana e sono stati quasi un centinaio i cacciatori controllati, con sei sanzioni emesse: le quattro a Finale Emilia, una a Piumazzo a un cacciatore sorpreso a sparare nei pressi di un’abitazione e una a Formigine per l’utilizzo, vietato dalle regole, di una radiotrasmittente durante la caccia alla lepre.

In tutto il territorio provinciale, la caccia alla selvaggina stanziale come lepri e fagiani, coinvolge quasi tre mila cacciatori modenesi, in costante calo, più un migliaio di doppiette di altre province, iscritte ai tre Atc modenesi.

Sempre nella giornata di giovedì, al numero 059 209525, a disposizione dei cittadini tutti i giorni dalle ore 6,30 alle 18,30, per segnalare eventuale irregolarità, sono arrivate oltre 20 chiamate in gran parte dovute alle distanze di sicurezza dalle case ma anche per la caccia all’interno dai frutteti che è vietata; il mancato rispetto da parte dei cacciatori della distanza di 50 metri dalle strade, 100 per le case viene punito con una sanzione di 206 euro e dai luoghi di lavoro.

Sul corretto svolgimento dell’attività venatoria sono impegnanti i 15 agenti della Polizia provinciale con la collaborazione di oltre 70 volontari.