La nuova stagione teatrale 2020-2021 del Teatro Asioli di Correggio



Lino Guanciale © Musacchio, Ianniello & Pasqualini

Tra le difficoltà e le incertezze determinate dall’attuale contesto sanitario, Comune di Correggio e ATER Fondazione scelgono di programmare la stagione teatrale 2020-2021 del Teatro Asioli di Correggio, riconoscendo nel teatro uno spazio pubblico, in cui la “presenza” è necessaria, sia sul palco che in platea, un luogo in cui la comunità si incontra e si mette a confronto. Nel rispetto di tutti i protocolli necessari per garantire la sicurezza di spettatori e artisti, quindi, l’attività, pur ridotta nella quantità, manterrà quel profilo di qualità cui sono abituati i suoi frequentatori.

Cambiano le modalità di accesso: i vincoli sulla capienza e sul distanziamento non consentono, infatti, di proporre i tradizionali abbonamenti ma solamente carnet di biglietti, che saranno messi in vendita da sabato 24 ottobre (è comunque prevista la prelazione per gli ex- abbonati).
Il cartellone sarà diviso in due parti (novembre-gennaio e febbraio-aprile): la seconda parte sarà confermata e messa in vendita nel mese di gennaio.
“A Correggio, il teatro è realmente sinonimo di qualità”, commenta Ilenia Malavasi, sindaco di Correggio.
“Questo non solo per l’alto livello delle proposte che hanno arricchito il cartellone degli spettacoli di questi anni, quanto perché il Teatro Asioli è proprio uno dei luoghi fisici in cui la nostra comunità si riconosce specchiandosi nell’arte, nella cultura, nello spettacolo, nella musica, nel racconto, che sono peculiari caratteristiche della città. È una ricchezza cui non rinunciamo facilmente, come ha dimostrato anche la tenacia con cui abbiamo recuperato, nel corso dell’estate, il programma di Correggio Jazz, sospeso in primavera, durante il lockdown. Non possiamo rinunciarvi perché significherebbe rinunciare a una parte di
noi stessi, a quell’essere “ancora umani” che è il titolo di questa nuova stagione. Questa attenzione alla qualità, all’accoglienza e alle proposte innovative, rendono l’Asioli un punto di riferimento non solo per il territorio provinciale, ma, più in generale, per il panorama teatrale nazionale, come dimostrano le varie anteprime che abbiamo ospitato in questi anni e il fatto che molti tra i migliori interpreti ritornino sempre volentieri al Teatro Asioli o lo scelgano come luogo di prove. Il gradimento del pubblico e l’attenzione che ci
riservano gli sponsor – che ringrazio – ci convincono, ogni anno di più, a proseguire su questa strada, tratto distintivo e insostituibile della vita culturale della nostra città”.

“Nonostante molti organi di stampa abbiano sottolineato come le sale di spettacolo si siano rivelate tra i luoghi più sicuri, la presentazione di una stagione teatrale in un momento di forte difficoltà come quello attuale rappresenta indubbiamente un atto di coraggio, di impegno politico e culturale verso la propria comunità e verso i tanti lavoratori dello spettacolo drammaticamente colpiti dalla crisi e, insieme, un atto di speranza verso tutto ciò che sappiamo il teatro riesce ad offrire”, aggiunge Patrizia Ghedini, presidente
Ater. “È con questa consapevolezza che ATER Fondazione è al fianco di quegli enti locali che operano in questa direzione e collabora convintamente con il Comune di Correggio e con il Teatro Asioli. Un teatro che anche per la prossima stagione conferma il proprio impegno a garantire un’alta qualità delle proposte in cartellone e la stessa passione civile che da sempre anima la sua programmazione”.

La prima parte della stagione si aprirà il 10-11 novembre con La mia infinita fine del mondo, diretto da Lino Guanciale e prodotto da ERT, sul testo del drammaturgo uruguayano Gabriel Calderon che ci parla, anche con scene e intermezzi esilaranti, del senso di una fine che è sempre in corso ma che non accade mai definitivamente; seguirà il sorprendente Dökk della compagnia fuse* (18 novembre), una straordinaria performance già apprezzata in importanti festival di tutto il mondo in cui interagiscono danza ed elettronica,
reale e virtuale, con una performer-danzatrice che si muove immersa in videoproiezioni create in diretta da un software a partire dal battito cardiaco e dai movimenti della performer stessa, dall’analisi dei suoni e, addirittura, dai trending topics di Twitter; Lella Costa porterà in scena (20 e 22 novembre) il celebre premiatissimo monologo La vedova Socrate di Franca Valeri, purtroppo recentemente scomparsa; il
concerto dell’Orchestra Cupiditas (28 novembre), brillante complesso giovanile – già ospitato e ammirato lo scorso anno – nato nell’ambito della prestigiosa Scuola di Fiesole e collaboratore stabile del Maggio Musicale Fiorentino, avrà in programma il Concerto per pianoforte di Grieg e la Sinfonia n.7 di Beethoven; ritorneranno gli esplosivi acrobati kenyani Black Blues Brothers (7-8 dicembre) con il loro nuovo spettacolo Let’s twist again; Filippo Dini è regista e co-protagonista, con Arianna Scommegna, del bellissimo Misery (19-20 gennaio), dal romanzo di Stephen King, in cui emerge una riflessione potente sulla
creatività, sulla capacità della scrittura di essere mondo, su come l’atto creativo possa diventare una sorta di condanna, una sorta di tirannia, una droga in grado di condizionare ogni momento della vita reale di uno scrittore; in un piccolo omaggio a lui dedicato, Ascanio Celestini presenterà i suoi due spettacoli Radio clandestina (29 gennaio) e Barzellette (30 gennaio), rispettivamente un “classico” della nuova narrazione e la sua ultima produzione.

La seconda parte della stagione si svolgerà da febbraio ad aprile e sarà confermata nel mese di gennaio, valutata l’evoluzione dell’emergenza sanitario.
Saranno all’Asioli: Stefano Accorsi, protagonista dell’attesissimo nuovo spettacolo Patria (titolo provvisorio), scritto da Lucia Calamaro, una delle più apprezzate e premiate autrici teatrali dell’ultimo decennio; When the rain stops falling, premio Ubu per la regia 2019, una saga familiare firmata da Andrew Bovell – pluripremiato drammaturgo e sceneggiatore australiano -, un racconto epico, intimo, distopico, un viaggio in una “memoria futura” che ci porta – dal 1959 al 2039 – alle soglie di un incredibile diluvio torrenziale; il Maestro Umberto Orsini, protagonista di Prima del temporale, diretto da Massimo Popolizio; Silvio Orlando, con i musicisti dell’Orchestra di Piazza Vittorio, che porterà in scena La vita
davanti a sé dallo straordinario romanzo di Romain Gary, in cui si racconta di Momo, ragazzino arabo nella banlieu di Belleville, figlio di nessuno, accudito da una vecchia prostituta ebrea, storia di un amore materno dove non contano i legami di sangue e le tragedie della storia svaniscono davanti alla vita, al semplice desiderio e alla gioia di vivere; infine tornerà il Teatro delle Ariette con Pane e petrolio, una cena per 40 spettatori in cui la compagnia racconta la trasformazione dell’Italia da paese agricolo a industriale tra
struggenti memorie personali e testi da Pasolini.

La stagione è stata programmata grazie al sostegno dei numerosi sponsor che, ancora una volta, hanno scelto di promuoverla cultura e, con essa, l’intera città.

Tutte le informazioni su biglietti, prezzi, carnet e singoli spettacoli sono disponibili sul sito del Teatro Asioli: nwww.teatroasioli.it; recapiti: info@teatroasioli.it – tel. 0522.637813.