L’idrogeno protagonista della tappa bolognese del Mobility Innovation Tour



Bologna ha ospitato oggi, la quarta tappa 2025 del Mobility Innovation Tour, intitolata “Dalle sperimentazioni alle flotte operative: strategie e modelli di gestione per l’idrogeno nel tpl”, tenutasi nella sala congressi di Tper.

Il Mobility Innovation Tour, giunto all’ottava edizione, è una manifestazione nazionale itinerante promossa dalla rivista specializzata AUTOBUS con il supporto scientifico dell’Università di Genova con l’obiettivo di analizzare i principali progetti e trend del mondo della mobilità partendo dalle progettualità virtuose delle principali realtà italiane.

Il convegno di oggi, organizzato in collaborazione con Tper, ha affrontato i modelli di gestione e i casi operativi legati all’impiego dell’idrogeno nel trasporto pubblico locale. Importanti operatori e player industriali hanno discusso strategie, infrastrutture e scenari energetici futuri.

Al centro, il progetto idrogeno di Tper che porterà – nei tempi previsti dal finanziamento PNRR – 127 bus a celle a combustibile a idrogeno a Bologna e 10 a Ferrara.

Sono intervenuti anche i rappresentanti degli operatori di altre due realtà italiane che hanno puntato su questa modalità di trazione, Bolzano e Venezia, rispettivamente SASA ed ACTV, oltre a gruppi industriali Scania e Karsan, produttori di bus, e Sapio, fornitore del fuel. Presente anche H2IT, associazione di categoria italiana per la filiera dell’idrogeno, e l’azienda di ricerca RSE (Ricerca sul sistema energetico).

Giuseppina Gualtieri, Presidente e AD di Tper, che ha aperto i lavori del convegno, ha dichiarato: «L’idrogeno è una sfida tecnologica che non riguarda solo il settore del trasporto pubblico, ma anche molte altre attività. Bologna fa parte delle cento città europee che hanno preso l’impegno della neutralità carbonica al 2030. Secondo la nostra roadmap, ci arriveremo anche attraverso il 12% della nostra flotta alimentata a idrogeno. Abbiamo raccolto questa sfida sposando la via del mix energetico, coerente con le esigenze del nostro territorio, legate a doppio filo ai sistemi di trasporto già esistenti. E in questa combinazione di tecnologie, per noi vincente, c’è spazio anche per l’idrogeno. L’azienda deve essere pronta, con le competenze giuste, costruendo una squadra altamente formata con competenze eterogenee, così da lavorare ogni giorno per trovare soluzioni anche per questa sfida. E in questo noi siamo in prima linea e arriveremo pronti rispettando le tempistiche PNRR che prevedono l’entrata in esercizio della flotta entro luglio 2026».

Fabio Monzali, Responsabile impianti e infrastrutture Tper: «Abbiamo iniziato a lavorare sull’idrogeno con progettualità già diversi anni fa e lo abbiamo fatto con i migliori specialisti del settore: insieme al partner Wolftank abbiamo costituito una joint-venture, TPH2, per l’ideazione e la realizzazione di quattro impianti di rifornimento e stoccaggio di idrogeno. Un progetto imponente, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista dei mezzi coinvolti, che da un lato ci fa onore, ma dall’altro ci dà il grande onere di avere una flotta in servizio tutti i giorni adeguata al profilo di missione dei mezzi».