In occasione della prima seduta di ieri sera, il neo-eletto comitato direttivo del Centro Culturale Francesco Luigi Ferrari ha riconfermato alla guida Federico Covili per il triennio 2025-2028.
Insegnante e consigliere comunale a Zocca, Covili sarà inoltre affiancato da Anna Paganelli, riconfermata nel ruolo di vicepresidente, e da Nicolò Guicciardi come segretario operativo.
“Per me è davvero un grande onore continuare questo percorso al Centro Ferrari – ha dichiarato Covili – un luogo prestigioso e ancora così ricco di possibilità, un polmone di pensiero per tutta la città di Modena e non solo”.
Nel trarre un bilancio rispetto al mandato appena trascorso, Covili ha ricordato che “in questi tre anni siamo riusciti a organizzare tante iniziative e a incontrare amministratori, associazioni e singoli cittadini, formando giovani e proponendo punti di vista importanti. Credo che il nostro impegno debba continuare su tre direttrici: la formazione dei giovani alla democrazia, la riflessione sulle politiche e la ricerca storica”.
“Il prof. Becchetti, in una iniziativa che abbiamo ospitato lo scorso anno, ha paragonato la democrazia a una pianta – prosegue – per crescere e svilupparsi ha bisogno di un terreno fertile e ben curato. Il nostro ruolo di centro culturale è proprio questo: prenderci cura di quella pianta, fornire sali minerali e nutrimento. È un compito assolutamente indispensabile, soprattutto nella fase storica che stiamo vivendo, in cui assistiamo a un pericoloso ripiegamento nell’individualismo”.
“Desidero ricordare, oltre a Gorrieri, Paganelli, Mengozzi e gli altri fondatori del Centro Ferrari – aggiunge Covili – anche due amici che hanno fatto parte del direttivo e che ci hanno lasciato troppo presto: Paolo Trionfini e Vittorio Reggiani”.
Covili ha inoltre concluso anticipando quelle che saranno le linee programmatiche di lavoro del Centro Ferrari per il prossimo triennio: “Siamo già al lavoro per le attività del prossimo autunno, in cui continueremo l’impegno formativo rivolto ai giovani, in collaborazione con la pastorale universitaria, e vorremmo inoltre proporre un percorso rivolto agli amministratori sulle possibilità che può dare l’Europa. Ad inizio dicembre ci sarà anche occasione di proporre un convegno sulla Resistenza vista da punti di vista particolari: quelli di religiosi, donne e giornalisti”.