Il sindaco Massimo Mezzetti ha incontrato il giornalista palestinese Wael Al-Dahdouh, caporedattore di Al Jazeera a Gaza, a Modena per un incontro con la cittadinanza. Il giornalista, che ha visto la sua famiglia sterminata a causa degli attacchi dell’esercito israeliano, era accompagnato dalla deputata Stefania Ascari del Movimento 5Stelle con l’assessore Vittorio Ferraresi e da una delegazione che comprendeva anche i suoi tre figli superstiti.
Con ancora addosso i segni di un attacco israeliano che gli ha reciso un tendine, Al-Dahdouh ha ringraziato per l’accoglienza e conversato con il sindaco: “Non ci sentiamo soli e sentiamo la vostra vicinanza – ha detto – le atrocità commesse verso la popolazione di Gaza superano i confini dei popoli e ormai nessuno osa più difendere apertamente quello che accade. Abbiamo pagato un prezzo altissimo, non sono mai morti così tanti giornalisti. Israele li sta colpendo deliberatamente perché non facciano il loro lavoro e denuncino una guerra disumana, un conflitto che ormai è fatto di crimini verso le persone. Questi incontri sono importanti e ci aiutano a dare sollievo al nostro popolo per questo vi ringrazio come città e come paese”.
Il sindaco Mezzetti ha sottolineato che “L’attacco di Hamas del 7 ottobre, che abbiamo condannato, non giustifica la barbarie che sta vivendo la popolazione civile della Striscia di Gaza e non solo. Ciò che sta accandendo è di una gravità assoluta e vogliamo tenere accesi i fari su questo anche tramite incontri come questo che rappresentano una solidarietà attiva. La politica e la diplomazia internazionale sono incapaci di esprimere una posizione, le armi hanno preso il sopravvento e la comunità internazionale non riesce più a dare soluzione alle controversie. Le responsabilità sono da tante parti, quelle degli estremismi ma – vorrei aggiungere – anche di parte del mondo arabo disinteressato alla Palestina. Io temo che il sogno che abbiamo avuto per tanti anni, quello di due popoli e due stati, sia ormai tramontato e le cicatrici di quello che sta accandendo dureranno a lungo”.
Al termine dell’incontro è avvenuto lo scambio di doni: una kefiah e una sciarpa con i colori della Palestina per il sindaco, un “Grosso” in argento (la moneta coniata dalla comunità di Modena nel giugno 1226 dopo l’autorizzazione dell’imperatore Federico II) e un libro di foto su Modena di Michael Grass per Al-Dahdouh.