Al Nuraghe ‘Foresta l’infanzia’



Il Circolo Culturale Nuraghe ‘Pinuccio Sciola’ di Fiorano Modenese, nel giugno scorso, ha gestito a Burgos ‘Ritorno a Foresta’, nell’ambito del progetto di incontro fra le comunità di Fiorano, Maranello, Ardara e Burgos’,  con il finanziamento dell’Assessorato del lavoro della Regione Autonoma della Sardegna e il patrocinio della Federazione Associazioni Sarde in Italia.

A Burgos sono state realizzate una serie di iniziative dedicate ai discendenti delle famiglie che a cavallo degli anni ’60 del 900 furono costrette a lasciare  la piccola frazione di Foresta Burgos, sede del Centro Rifornimento Quadrupedi per l’Esercito  e a ricostruirsi una vita altrove. In funzione dal 1883 al 1954. il Centro Rifornimento Quadrupedi era composto da scuderie e aree per il ricovero dei cavalli, nonché alloggi e 40 abitazioni, destinate prima ai militari con famiglia e poi a civili. Venivano qui allevati e addestrati i puledri di razza anglo-arabo sarda. Del villaggio restano ora sei edifici in precario stato di conservazione più la chiesa di San Salvatore, costruita alla fine dell’Ottocento in stile neo-medievale.
Fra le iniziative del progetto c’è anche la mostra fotografia ‘Foresta l’Infanzia’  curata da Antonio Bichiri e Antonio Cicilloni che è ora esposta a Villa Cuoghi, nella sede fioranese del Circolo Nuraghe e vi rimarrà aperta fino al 30 settembre, per poi diventare itinerante ed essere ospitata dai vari circoli di cultura sarda in Italia e all’estero.

L’idea di realizzare una mostra nasce dalla mole di fotografie raccolte dal dott. Antonio Cicilloni e contenute in parte nel libro “Foresta Burgos, terra di cavalli e soldati. Storia della sua comunità” del medesimo autore per i titoli di Carlo Delfino editore.
La mostra è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 15 alle 17.30, sabato e domenica dalla 15 alle 17; su appuntamento telefonando al n. 333.314.53.24.
Il progetto regionale consente al Circolo Nuraghe e ai Comuni di Fiorano Modenese e di Maranello di intraprendere un rapporto di amicizia anche con Ardara, piccolo comune nel cuore del Logudoro, oggi di 600 abitanti, ma con una storia importante, fra l’XI e il XII secolo residenza privilegiata dei Giudici di Torres che vi costruirono un palazzo regis e la cappella palatina di Santa Maria del Regno, dove, fra tesori d’arte, è sepolta la Regina Adelasia di Torres, ultima sovrana del giudicato, morta intorno al 1259.