Spaccia nei pressi del parcheggio di un supermercato, pusher albanese arrestato a Bologna



La Polizia di Stato di Bologna ha tratto in arresto un cittadino albanese 20enne, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti all’interno del parcheggio di un supermercato situato in Via Massarenti.

Nella mattinata dello scorso 10 ottobre, gli Agenti della Squadra Mobile – IV Sezione Contrasto Crimine Diffuso, hanno organizzato un servizio di osservazione nei pressi del supermercato in via Massarenti, a seguito di numerose segnalazioni da parte del personale responsabile relativa a diversi soggetti intenti a spacciare sostanza stupefacente all’interno dello spiazzale antistante al supermercato.

Gli operatori lì posizionati hanno notato un’autovettura Ford C-Max grigia fare ingresso all’interno dell’area e, una volta parcheggiato, il conducente, che era già noto alle forze dell’ordine per essere un assuntore di sostanze, chiamava al telefono il pusher albanese che arrivava a piedi e gli cedeva della sostanza in cambio di soldi. Dopo aver effettuato la cessione, il pusher saliva sull’auto dell’acquirente e, giunto all’incrocio con Via Castelmerlo, scendeva per salire a bordo di una biciletta e allontanarsi lungo via Felsina.

Gli operatori hanno deciso di fermare il pusher, che ha assunto una condotta aggressiva nei confronti degli agenti, colpendoli con gomitate, calci e pugni per evitare di essere ammanettato.  L’uomo ha cercato più volte di afferrare la pistola di ordinanza di uno degli Agenti nel tentativo di sottrarla, fortunatamente senza riuscirci. Dopo una lunga e violenta colluttazione, gli Agenti sono riusciti ad assicurarlo e da seguenti controlli, gli Agenti hanno rinvenuto nella tasca posteriore dei pantaloni 230 euro in contati e circa 8 grammi di cocaina.

Il pusher, già noto alle forze dell’ordine per il reato di minacce, è stato arrestato per il reato di spaccio e Resistenza a Pubblico Ufficiale. Un operatore coinvolto nella colluttazione ha avuto una prognosi di 3 giorni per abrasione corneale temporale. All’esito del rito per direttissimo, il soggetto è stato disposto l’obbligo di presentazione presso gli Uffici della locale Questura.