Alessandro Lucenti (Fratelli d’Italia) interviene sullo smantellamento odierno dei ponteggi all’ex Politeama a Sassuolo: “È triste constatare che, in una giornata di festa come l’ultima domenica di ottobre, l’azienda incaricata della ristrutturazione del Politeama sia stata costretta a giustificarsi con i cittadini mentre smantellava il ponteggio.
La motivazione? L’assenza di risorse necessarie da parte del Comune per portare a termine i lavori. Non solo è incredibile vedere lo sgombero in piena domenica, durante le fiere cittadine, ma ancor più sconvolgente è la scelta dell’amministrazione comunale di non investire per ultimare un progetto così significativo per la comunità. Si trattava di un’iniziativa ambiziosa, avviata dalla precedente amministrazione: metà del finanziamento era già stato assicurato grazie al Fondo PNRR e al supporto della Fondazione di Modena.
Questi fondi avevano permesso di avviare i lavori e di pianificarli nel tempo. Sarebbe stato sufficiente accendere un mutuo – una misura del tutto sostenibile per il bilancio comunale – proprio come fatto qualche anno fa per acquistare la sede del Comune. Questo avrebbe garantito la continuità dei lavori, nell’attesa di ulteriori finanziamenti dal Governo Meloni o della possibilità di reperire fondi privati sfruttando vantaggi fiscali.
Oggi invece ci ritroviamo con un cantiere immobile, un quadro che purtroppo riflette la situazione dell’intera città. È una delusione per la nostra comunità e per tutti coloro che aspettavano di vedere finalmente completato un progetto spesso citato in molte campagne elettorali.
L’amministrazione attuale sembra aver scelto di indirizzare le sue priorità altrove. Forse per evitare di conclusione opere avviate da chi l’ha preceduta, rallentandone l’esecuzione e annullandone il ricordo. Questo atteggiamento non sembra casuale: le consegne degli asili sono fortemente in ritardo, la biblioteca – che doveva già essere aperta – verrà invece inaugurata solo a febbraio, principalmente per via di errori nella programmazione degli arredi. È davvero un duro colpo per Sassuolo e per chi sperava di vedere realizzazioni concrete, anziché proiettarsi verso futuri incerti mostrati nei rendering promozionali sui social comunali. La nostra città non ha bisogno di chimere: ha bisogno di solidi risultati e non solo sogni. Inoltre, risulta evidente una scelta controversa poiché alcuni fondi originariamente destinati al Politeama sono stati dirottati sulla biblioteca”.


