Il sindaco Mesini torna a parlare di moschea e lo fa davanti alle telecamere di Rete 4:
Mi hanno chiesto se a Sassuolo sorgerà la più grande moschea dell’Emilia-Romagna.
È sempre un piacere rispondere alle domande dei giornalisti e dei cittadini: credo che la trasparenza e la corretta informazione siano valori da difendere.
A loro, con chiarezza ho ribadito che no, non sarà a Sassuolo la moschea più grande dell’Emilia-Romagna.
Sassuolo è una città industriale che, per la sua vocazione produttiva, ha vissuto diverse fasi di migrazione dagli anni ’70 a oggi — prima interni alla nostra regione e poi dal meridione e da paesi extraeuropei.
Il nostro distretto ceramico impiega oltre 40.000 lavoratori tra operai, impiegati e ingegneri: donne e uomini di tante provenienze e fedi diverse, tra cui anche cittadini di fede musulmana.
Dal 2009 è attivo in via Cavour un luogo di culto islamico, che convive con la città senza particolari problemi nel quartiere, se non qualche criticità legata alla viabilità in alcuni momenti.
È un luogo che ha sempre mantenuto un dialogo costruttivo con le amministrazioni comunali di Sassuolo — ricordando che, negli ultimi 15 anni, per 10 ha governato il centrodestra.
Ad oggi, nei nuovi locali acquisiti dall’Associazione Islamica non è prevista la possibilità di pregare e, se in futuro ci sarà un trasferimento del luogo di preghiera, avrà le stesse dimensioni dell’attuale.
Non sarà quindi la moschea più grande della provincia, né dell’Emilia-Romagna: semplicemente un trasferimento di una sala di preghiera in un luogo dove si verificano condizioni di migliore sicurezza, accessibilità e gestione del traffico.

