Umanizzazione delle cure: martedì prossimo l’Ospedale Civile di Baggiovara, “Amico della Demenza”, protagonista di Medicina 33

Il primo ospedale italiano a potersi fregiare di questo titolo raccontato domani da un servizio della giornalista Lidia Scognamiglio



L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, con l’Ospedale Civile di Baggiovara protagonista della puntata di Tg2 Medicina 33 che andrà in onda martedì 18 novembre 2025 alle 13,50 su Rai 2. La troupe di Rai 2, con la giornalista Lidia Scognamiglio ha raccontato i progetti di umanizzazione delle cure per le persone con demenza dell’Ospedale Civile di Baggiovara che nel maggio 2025 è stato identificato da Federazione Alzheimer Italia come primo Ospedale Amico delle Persone con Demenza (Dementia Friendly Hospital DFH) in Italia.

La progettazione che ha portato a questo riconoscimento si basa sul supporto delle Associazioni di Volontariato (AVO e G.P. Vecchi), sull’implementazione di trattamenti non farmacologici quali la stimolazione sensoriale, attività occupazionali e attività di riorientamento, su modifiche ambientali quali la presenza di sistemi per la prevenzione dell’allontanamento e  ambienti multisensoriali, sulla formazione continua multidisciplinare e sul finanziamento ricevuto dalla Fondazione di Modena per una serie di azioni, tra cui l’assunzione di due Terapisti della riabilitazione psichiatrica che assistono i sanitari in tutto l’ospedale nella gestione di pazienti con demenza.

La troupe della RAI è stata accolta dal prof. Marco Bertolotti, Direttore della Geriatria, dalla dottoressa Francesca Neviani, geriatra referente del progetto, dalla prof.ssa Giovanna Zamboni, responsabile scientifica del gruppo di Neurologia Cognitiva di AOU e UNIMORE, dalla dottoressa Ilenia Doronzo, Project Manager Aziendale Umanizzazione delle Cure AOU di Modena, dalla dottoressa Francesca Bucci  Terapista della riabilitazione psichiatrica e dai rappresentanti delle Associazioni coinvolte: GP Vecchi, guidata dalla presidente Emanuela Luppi e Associazione Volontari Ospedalieri Modena, guidata dal Presidente Federico Fabbrocino. 

Siamo molto soddisfatti che una trasmissione di riferimento come Medicina 33 si sia interessata al progetto Ospedale Dementia Friendly – ha commentato l’Ing. Luca Baldino, Direttore Generale dell’AOU di Modena – perché per noi è importante che i nostri pazienti e i loro caregiver possano conoscere i percorsi che stiamo costruendo per loro e che rientrano nella più ampia cornice dei progetti di Umanizzazione delle cure che questa Azienda sta portando avanti con convinzione da alcuni anni. Desidero ringraziare tutti i professionisti, le associazioni di volontariato e Fondazione di Modena che ci ha consentito di finanziare il progetto.”

La troupe ha potuto assistere alle azioni di supporto alle persone con demenza e ai loro caregiver. L’approccio Dementia Friendly Hospital è un modello di sanità inclusiva che prevede un ambiente di cura a misura di tutti, anche delle persone più fragili, come gli anziani con demenza. Garantire il rispetto dei bisogni delle Persone con Demenza significa prevenire il peggioramento della disabilità, lo sviluppo di disturbi comportamentali e favorire il benessere della persona. Questo comporta una migliore qualità ed efficienza del servizio ospedaliero con ricoveri più brevi, un minor numero di complicanze e una maggiore soddisfazione non solo della persona ricoverata ma anche dei suoi familiari e del personale sanitario coinvolto. L’Ospedale Dementia Friendly è un luogo dove la formazione del personale sul tema demenze, unitamente alle modifiche ambientali, ai percorsi intraospedalieri e territoriali, ed alla sinergia con il volontariato consentono di ridurre la disabilità ospedale-indotta mettendo al centro la cura della persona. Dal 2015 all’interno della SC di Geriatria dell’Ospedale Civile di Baggiovara dell’AOU di Modena sono stati implementati ambienti di cura multisensoriali, percorsi assistenziali personalizzati e proposte formative specifiche che promuovono un approccio umanizzante e centrato sulla persona con demenza, anche grazie alla collaborazione con associazioni di volontariato come AVO e GP Vecchi attivamente operanti nel nostro reparto. La presenza di collaborazioni con il Cdl in Tecniche della riabilitazione psichiatrica consente di poter integrare nella pratica clinica attività di stimolazione e riabilitazione comportamentale e relazionale, non solo all’interno del reparto di geriatria ma anche in altri reparti.

In Italia si stima che vi siano almeno un milione di persone con demenza. Non si tratta quindi una malattia rara e la sua incidenza aumenta con l’età. Nella Provincia di Modena sono circa 12.820 le Persone con Demenza, circa il 2% della popolazione al (31/12/2024). Nella Provincia di Modena questi pazienti vengono seguiti grazie alla collaborazione tra le strutture territoriali (La Geriatria Territoriale dell’Azienda USL di Modena in collaborazione con i Medici di Medicina Generale) e l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena che grazie ai due Centri per Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) in seno rispettivamente a Geriatria e Neurologia, contribuisce alla diagnosi e presa in carico dei pazienti con demenza e assicura la gestione ospedaliera di terzo livello nei casi che lo necessitano. La Geriatria di AOU effettua circa 1.000 consulenze all’anno per persone con demenza ricoverate in altre Unità Operative che hanno sviluppato gravi disturbi comportamentali, come allontanamenti, deliri, allucinazioni e aggressività, o delirium. L’utilizzo di un approccio multidisciplinare e multiprofessionale “Centrato sulla Persona” che preveda anche l’uso di interventi non farmacologici, già in uso in Geriatria, potrà essere ora proposto anche a persone ricoverate in altre unità operative. Il riconoscimento che l’Azienda Ospedaliero-Universitaria ha ottenuto da Federazione Alzheimer con Baggiovara primo Ospedale Dementia Friendly d’Italia, è stato dovuto  all’impegno costante che l’Azienda ha dimostrato verso le persone con demenza per migliorare la loro assistenza  attraverso la proposta di percorsi di cura innovativi e sempre centrati sulla persona senza dimenticare il supporto al caregiver e offrendo al personale gli strumenti formativi utili per meglio riconoscere e affrontare i bisogni delle persone con demenza, diventa un punto di riferimento anche per altri ospedali. 

La Neurologia garantisce un percorso altamente specializzato grazie all’utilizzo di biomarcatori liquorali, plasmatici e di neuroimaging, mirato ad un riconoscimento precoce delle malattie neurodegenerative (anche quando ad esordio giovanile), ad un loro corretto inquadramento diagnostico specie in casi complessi e ad una attivazione tempestiva di percorsi terapeutici integrati.