L’Associazione “Vittorio Lodini” sostiene un nuovo studio dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia sugli effetti dell’immunoterapia nel tumore al polmone



Tumore al polmone, un nuovo studio dedicato alla valutazione degli effetti dell’immunoterapia sui pazienti sottoposti a intervento chirurgico è stato finanziato grazie alla solidarietà che ogni anno anima Motori Ruggenti, l’evento scandianese per gli appassionati di auto sportive d’epoca e supercar. Grazie alla generosità degli organizzatori, l’Associazione Vittorio Lodini per la Ricerca in Chirurgia Odv, attraverso il progetto Le Amiche del CORE, ha sovvenzionato lo studio.

La ricerca, dal titolo “Valutazione della fibrosi tissutale nei pazienti operati per neoplasia del polmone sottoposti e non sottoposti a trattamento neoadiuvante. Tissue Fibrosis after Neoadjuvant Treatment (TiF-NeoT)”, fa capo alla Struttura Complessa di Chirurgia Toracica dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia, diretta dal dottor Massimiliano Paci.

In Italia sono circa 118mila le persone che convivono con una diagnosi di tumore al polmone, una patologia che rappresenta la prima causa di morte oncologica negli uomini e la seconda nelle donne. Negli ultimi anni le terapie sono in continua evoluzione e l’introduzione dei farmaci immunoterapici ha aperto nuove prospettive, dimostrando – in diversi studi internazionali – un aumento della sopravvivenza libera da malattia quando utilizzati prima della chirurgia. “Nella nostra esperienza – spiega il dottor Massimiliano Paci – l’immunoterapia sembra però associarsi a un maggiore grado di infiammazione e fibrosi, sia sulla massa primitiva sia sulle stazioni linfonodali coinvolte. Questo può rendere l’intervento chirurgico più complesso e, in alcuni casi, aumentare il rischio di complicanze. Con questo studio vogliamo valutare in modo sistematico l’impatto della fibrosi nei pazienti operati nel nostro centro e le possibili conseguenze cliniche”.

Lo studio, approvato dal Comitato Etico di Area Vasta Emilia Nord, è stato avviato nelle ultime settimane e prevede la revisione di circa 60 casi, suddivisi tra pazienti trattati con immunoterapici e pazienti non trattati, per un confronto quanto più accurato possibile. I risultati sono attesi entro un anno. Il progetto coinvolge anche le strutture di Oncologia, Anatomia Patologica e l’infrastruttura di Ricerca dell’AUSL-IRCCS di Reggio Emilia. Il dottor Guglielmo Ferrari, Presidente di Associazione Vittorio Lodini per la Ricerca in Chirurgia Odv, commenta: “Riteniamo importante finanziare uno studio innovativo e rigoroso sulle nuove terapie integrate, chirurgia e immunoterapia, nel trattamento del tumore polmonare, che è una delle neoplasie più aggressive, con un incremento nelle donne negli ultimi anni. Le nuove terapie stanno aumentando la possibilità di sopravvivenza a 5 anni, ma ricordiamo che il tumore del polmone è fumo-dipendente, manifestandosi nei fumatori in circa il 90% dei casi, e che l’abolizione del fumo è la misura di prevenzione primaria più efficace per salvare vite umane”.

“Siamo grati a Motori Ruggenti, all’Associazione Vittorio Lodini con il progetto Le Amiche del CORE e al Golf Club Matilde di Canossa per aver contribuito alla donazione – aggiunge il dottor Paci – perché questo studio ci permetterà di valutare non solo sulla base dei dati degli studi internazionali, ma anche della nostra esperienza clinica, quanto le nuove terapie possano influire sulla complessità degli interventi chirurgici”. “Il nostro grazie va ancora una volta agli organizzatori di Motori Ruggenti, che da anni sono al nostro fianco nelle iniziative di raccolta fondi a favore della ricerca e delle attività cliniche del CORE” – sottolinea la dottoressa Rossana Borciani, coordinatrice delle volontarie “Amiche del CORE” -.

“Grazie di cuore alla Lodini e a tutti coloro che contribuiscono con costante impegno a sostenere le migliori cure possibili per i pazienti e la ricerca portata avanti dai professionisti della Sanità pubblica” – ha concluso il Direttore Generale Davide Fornaciari -.