Ricostruzione post sisma 2012, cantieri abitazioni private: in arrivo un contributo



Un contributo aggiuntivo dedicato agli edifici a prevalente uso abitativo già ammessi a finanziamento privato.

A stabilirlo un’Ordinanza, la numero 12 del 24 novembre 2025, firmata da Michele de Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato per la Ricostruzione, che punta a sostenere i beneficiari nella fase di completamento dei cantieri della ricostruzione post sisma 2012.
La misura costituisce un potenziamento del cosiddetto ‘contributo caro-materiali’ (già disciplinato da ordinanze del 2022 e del 2024 che restano comunque attive) e sarà destinata agli edifici che al 31 dicembre 2025 risulteranno non aver ancora presentato l’istanza di saldo finale del contributo ricostruzione.

“Con questa misura si fa un passo decisivo per accompagnare i cittadini verso la conclusione definitiva della ricostruzione post terremoto- afferma l’assessore regionale delegato alla Ricostruzione post sisma, Davide Baruffi-. Il nostro obiettivo rimane quello di chiudere la ricostruzione in modo ordinato, equo e trasparente, assicurando che nessuno resti indietro. È un intervento pensato per sostenere chi, nonostante gli sforzi compiuti, deve ancora far fronte a costi aggiuntivi legati all’aumento dei prezzi e alle ultime lavorazioni necessarie per completare la ricostruzione degli edifici colpiti dal terremoto. Si tratta di un impegno concreto, che rafforza gli strumenti già esistenti e offre una risposta chiara a chi sta portando avanti cantieri complessi in un contesto economico difficile”.

Le domande potranno essere presentate, attraverso la piattaforma Mude, dal 1^ gennaio al 31 marzo 2026, prima del deposito del saldo finale del contributo ricostruzione. I Comuni emetteranno l’ordinanza di concessione entro 30 giorni, mentre l’erogazione avverrà contestualmente ai Sal (stati di avanzamento lavori) residui del contributo ordinario.

Il provvedimento

Sono esclusi dal nuovo beneficio immobili pertinenziali, unità vendute durante i lavori, unità immobiliari finanziate delle Onlus (per le quali sarà approvata una misura dedicata) e nuove unità non presenti alla data del sisma.

L’ordinanza prevede la possibilità di ottenere un contributo aggiuntivo a copertura delle quote rimaste a carico dei beneficiari in relazione a superamenti del costo convenzionale, aumenti dei prezzi dei materiali dal 2021 al 2025 e revisioni dei prezzi di contratto eventualmente pattuiti per le opere ancora da eseguire nel 2026. Il contributo è previsto anche a copertura delle spese tecniche correlate non già coperte dal contributo ricostruzione. Il massimale ammissibile è di 96mila euro per unità immobiliare ed è incrementato del 50% per edifici monofamiliari e del 25% per le unità appartenenti a edifici bifamiliari.

La nuova misura costituisce un sostegno economico per la realizzazione degli interventi, alternativo al ‘superbonus 110%’, anche in ragione della cessazione dell’agevolazione fiscale, per le aree terremotate, al 31 dicembre 2025, per la quale è in ogni caso stata chiesta una proroga a Governo e Parlamento.