
Partito il primo novembre, con l’avvio delle uscite serali delle unità di strada volontarie, sarà attivo fino al 31 marzo il programma di accoglienza invernale, coordinato dal Comune di Modena e rivolto ai senza fissa dimora presenti in città. Il piano intende rispondere alle esigenze indifferibili e urgenti di tutela della vita e della salute delle persone senza dimora e in condizioni di grave marginalità, provvedendo alla loro accoglienza nei mesi più freddi.
Il progetto si colloca nell’ambito delle strategie di contrasto alla povertà e grave marginalità ed è finalizzato alla riduzione dei danni connessi alla vita in strada, alla tutela della vita e della salute attraverso azioni che vanno appunto dal primo contatto all’accompagnamento ai servizi per una presa in carico.
Inoltre, il Piano di Accoglienza comprende azioni di monitoraggio, presenza e prossimità in strada per contattare e orientare le persone senza dimora, che sono svolte dalle Unità di strada dei volontari – Croce Blu, Croce Rossa, Gruppo Comunale Protezione Civile, Agesci e Porta Aperta – mentre l’Associazione Volontari del Soccorso effettua servizio di ritiro e consegna dei beni di prima necessità da distribuire. Le Unità di strada dei volontari agiscono coordinandosi con le Unità di strada professionali, sociale e sanitaria, attive tutto l’anno. Per le persone con dipendenza, è inoltre attiva l’Unità di strada del SerDP (Servizio Dipendenze Patologiche) che lavora in rete con gli sportelli e gli altri soggetti del progetto.
“L’impegno dell’Amministrazione locale sul fronte della tutela delle fragilità è costante e basato su una solida rete territoriale che coinvolge istituzioni, associazioni e volontari: lavoriamo insieme per costruire una comunità che sia sempre più inclusiva e attenta agli ultimi”, ha detto l’assessora alla Coesione sociale Alessandra Camporota.
L’attività di monitoraggio effettuata dall’intero gruppo di lavoro negli ultimi mesi, utile ad aggiornare la mappatura esistente, ha portato a rilevare complessivamente circa 200 senza fissa dimora presenti sul territorio da almeno sei mesi, di cui circa 80 sono effettivamente in strada, i rimanenti in situazioni abitative precarie.
Il Programma di accoglienza invernale prevede quindi l’attivazione di circa cento posti letto straordinari, gestiti in collaborazione con i servizi sanitari e gli enti del Terzo Settore, a partire dal primo dicembre e fino al 10 marzo 2026. I posti straordinari si aggiungono a quelli in funzione durante tutto l’anno per le persone in condizioni di grave marginalità, disagio e povertà.
I posti straordinari sono per la gran parte (80) dedicati all’accoglienza notturna, a cui si aggiungono una ventina di posti riservati all’accoglienza h24, quindi anche diurna, per persone con particolari fragilità sociosanitaria.
La gestione dell’accoglienza viene svolta anche in stretta collaborazione con l’Azienda Usl – SerDP. Gli operatori degli sportelli sociali, del Centro Servizi per l’inclusione e il contrasto alla marginalità e dell’Ausl verificano, attraverso i colloqui, la condizione delle persone senza dimora, valutano gli interventi necessari e l’inserimento in struttura di accoglienza temporanea.
Durante tutto il periodo invernale il gruppo di lavoro e coordinamento di questi servizi, che coinvolge Servizi sociali comunali, l’Azienda Ausl, Pronto Intervento Sociale, gestori delle strutture e dell’Unità di strada professionale, si incontra settimanalmente per verificare le segnalazioni e gestire l’accoglienza.
Lo scorso inverno sono state 146 le persone temporaneamente accolte, 150 nell’inverno 2023-2024, 131 nell’inverno 2022-2023, 156 nell’inverno 2021-2022.
Infine, anche quest’anno, se si verificassero condizioni di eccezionale gravità in relazione alle temperature, l’assessorato potrebbe decidere di attivare un Piano straordinario di interventi.

