Venerdì 28 novembre nella sede della Provincia di Modena si è tenuto un momento di riflessione e condivisione rivolto alle dipendenti e ai dipendenti dell’Ente, nella sala di Consiglio della sede di Viale Martiri, nel corso del quale sarà presentato il libro “Potevo essere io – 10 regole per salvarci la vita ” di Roberta Roncone, con l’autrice che (in video collegamento) ha presentato il volume.
L’incontro fa parte degli eventi promossi per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre e, come sottolineato dal presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia «come amministratori abbiamo il dovere di mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché l’approccio culturale a queste dinamiche violente e malate cambi radicalmente, contribuendo alla costruzione di una comunità inclusiva e aperta. Nonostante l’impegno e il lavoro che le istituzioni stanno portando avanti per favorire un cambiamento culturale, i casi di violenza e femminicidi continuano a verificarsi con frequenza crescente e con una crudeltà che colpisce profondamente. Come Provincia riteniamo fondamentale proseguire con azioni costanti di formazione, informazione ed educazione, per innescare nella nostra comunità comportamenti virtuosi e promuovere modelli culturali rispettosi e positivi. Siamo pienamente consapevoli che accanto agli strumenti repressivi e punitivi o occorra una forte azione educativa, che coinvolga i giovani e gli adulti, nella promozione di valori e modelli sociali, rispettosi e attenti».
Il libro “non è solo un manuale, ma un viaggio emozionante e trasformativo attraverso dieci atti di amore e di resistenza, consigli, suggerimenti, esempi pratici e situazionali, esercizi di autovalutazione per prevenire e contrastare la violenza in genere. Ogni capitolo si apre con le storie vere di vittime che hanno trovato la forza di spezzare le catene della violenza. Raccolte grazie alla pagina Instagram Potevo_essere_io, queste testimonianze autentiche, dolorose e ispiratrici offrono uno sguardo reale su ciò che significa vivere e superare la violenza. Il libro è quindi un manifesto per la libertà, un invito a rompere il silenzio e a costruire una cultura di rispetto e solidarietà”.

