La Polizia di Stato di Bologna, nel giro di una settimana sventa un’altra truffa a danno di anziani. Dopo l’arresto, il 21 novembre, di un soggetto per truffa ai danni di una copia di anziani, lo scorso 28 novembre ha tratto in arresto un cittadino italiano 64enne per il reato di truffa aggravata in concorso con ignoti.
Nello specifico, una donna italiana 71enne, riferiva alla Sala Operativa di aver ricevuto la chiamata da parte di un uomo che si qualificava come un carabiniere, il quale la avvertiva che suo figlio si trovava presso la caserma dei Carabinieri poiché ignoti avevano commesso una rapina con la sua auto. Il truffatore chiedeva all’anziana, denaro contante e beni di valore, per far sì che il figlio non subisse conseguenze penali. Sul sottofondo della chiamata la donna sentiva delle grida “mamma mamma” che non assomigliavano affatto alla voce del figlio. Inoltre si accorgeva che la tipologia di auto che veniva riferita dall’interlocutore non corrispondeva a quella del del congiunto; pertanto contattava immediatamente la Polizia di Stato e veniva raggiunga dagli Agenti della IV sezione della Squadra Mobile.
La donna d’accordo con gli Agenti riferiva per telefono al truffatore di aver rinvenuto diverse catene d’oro ed orologi di valore. Poco dopo, tramite un taxi, un soggetto giungeva presso l’abitazione della signora, e riceveva dalla stessa un sacchetto con all’interno i beni richiesti. A quel punto l’uomo è stato bloccato e perquisito dagli operatori, i quali rinvenivano 160 euro e una ricevuta attestante la venduta di un anello in oro dal valore di 250 euro ad un compro oro.
L’uomo, risultato gravato da numerosi pregiudizi per i reati contro il patrimonio e la persona, è stato tratto in arresto per il reato di truffa.

