Scatta una nuova, del tutto ingiustificata, raffica di rincari sul prezzo dei carburanti. “Stavolta il presunto alibi sarebbero le crisi internazionali, sulle quali si innestano elementi speculativi che non ci piacciono affatto” – dichiara l’imprenditrice reggiana Stefania Bigliardi. “Un’ipotesi che non trova alcun riscontro, dal momento che, facendo il confronto con i periodi in cui cambio e quotazioni del petrolio si trovavano esattamente allo stesso livello di oggi (dati che l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori raccoglie quotidianamente), emerge che il prezzo della benzina oggi registra ben 6 centesimi di troppo rispetto al livello a cui si dovrebbe attestare” – sottolinea Bigliardi. “Una maggiorazione che determina ricadute importanti per gli automobilisti: in termini diretti (vale a dire sui pieni di benzina) l’aggravio è di +36 Euro annui, in termini indiretti (per le ripercussioni sui prezzi dei beni di largo consumo, dovute al fatto che in Italia oltre l’86% delle merci è trasportata su gomma) l’aumento è di +29 Euro annui. Per un totale di +65 Euro annui per ogni automobilista” conclude l’imprenditrice reggiana.