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Sant’Agostino, ecco le biblioteche del futuro

SantAgostino-ModenaSecondo appuntamento, lunedì 23 giugno, con “Viaggio attorno al Polo”, il ciclo di incontri pubblici organizzati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena sul progetto di recupero e riqualificazione dell’ex ospedale Sant’Agostino. Giovanni Solimine, docente dell’Università La Sapienza di Roma, presenterà il suo ultimo libro, “Senza sapere. Il costo dell’ignoranza in Italia”, edito da Laterza. Il professor Solimine sarà intervistato dal direttore della Gazzetta di Modena, Enrico Grazioli. L’appuntamento è alle ore 18 nella sala mostre del Foro Boario.
Il volume è un resoconto estremamente critico sullo stato del sapere e della cultura nel nostro Paese: basso livello di competenze degli studenti e della popolazione adulta; scarso numero di laureati e diplomati; debole partecipazione dei cittadini alla vita culturale; scarse risorse destinate alla cultura e alla tutela dei beni culturali. Tra i temi affrontati dal libro di Solimine anche quello delle biblioteche, anello fondamentale nella catena del sapere anche nell’epoca di internet e della comunicazione veloce.
L’incontro di lunedì sarà quindi l’occasione per parlare del progetto Sant’Agostino e del nuovo Polo Bibliotecario dove verranno ricollocate la Biblioteca Estense e la Biblioteca Poletti. Avendo partecipato al gruppo di progettazione del Polo Culturale di Modena Solimine conosce bene le finalità del progetto e le opportunità che questo può offrire allo sviluppo della città e del territorio.

Giovanni Solimine dirige la Scuola di specializzazione in beni archivistici e librari della Sapienza di Roma ed è Senior Research Fellow della Scuola superiore di studi avanzati. Si occupa di progettazione e gestione di servizi bibliotecari, di biblioteche digitali, di cultura editoriale e promozione della lettura, di information literacy. Ha presieduto l’Associazione Italiana Biblioteche ed è attualmente presidente del Forum del Libro. Di recente è stato chiamato dal ministro Franceschini a far parte del comitato tecnico-scientifico per i beni librari e gli istituti culturali. Qui di seguito un brano del suo libro, tratto dal capitolo La circolazione delle conoscenze e le forme del sapere:

“A mio avviso possiamo individuare un duplice ruolo che le biblioteche possono esercitare. In primo luogo, le biblioteche universitarie e accademiche dovranno garantire la massima disponibilità dei prodotti della ricerca, anche assumendo un ruolo attivo a sostegno dell’open access e per bilanciare gli effetti di un neoliberismo informazionale globalizzato, che ha privilegiato gli usi commerciali delle informazioni. In secondo luogo, bisogna riconoscere che un compito ancora più gravoso attende le biblioteche pubbliche di base, che già in passato furono in prima linea accanto alla scuola nella lotta all’analfabetismo. Oggi, nel mondo digitale, si presenta infatti l’esigenza di una nuova alfabetizzazione di massa nei confronti degli strumenti e delle opportunità offerte dalla Rete”.

 

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