Disagi alle postazioni drive-through, Ausl al lavoro per soluzioni immediate



Nella giornata di oggi si sono verificati disservizi presso le postazioni drive-through della provincia. Non appena si è manifestato il problema, l’Azienda Usl di Modena si è subito attivata per individuare la difficoltà, dovuta al cambiamento di alcune modalità organizzative interne necessario per poter gestire l’aumento di richieste di tampone.

L’aumento è riconducibile all’intensificarsi dell’attività di contact tracing sulle scuole e altre situazioni, oltre al particolare giorno della settimana che ha prodotto un incremento delle richieste del 58%. Sono infatti state gestite oggi circa 1900 richieste di tampone presso i drive dei sette distretti sanitari, contro le 800 effettuate venerdì 16 e le oltre 1200 di sabato 17 ottobre.

L’Ausl è consapevole del disagio arrecato e si scusa con i cittadini che questa mattina hanno dovuto sostare in fila per un tempo prolungato, nonché per le difficoltà alla viabilità che si sono create nei pressi di alcune postazioni. Sono già state individuate soluzioni correttive che saranno prontamente attivate, a partire dalla distribuzione degli appuntamenti differenziando maggiormente le fasce orarie, insieme a un ampliamento degli orari di apertura dei drive-through e, infine, all’incremento e potenziamento delle squadre di operatori dedicate all’esecuzione dei tamponi.

“Si tratta di difficoltà che non si erano mai presentate e che puntiamo a risolvere – dichiara il direttore generale Ausl Antonio Brambilla -, vorrei ringraziare in modo particolare gli operatori che oggi, nonostante le difficoltà, hanno lavorato incessantemente in tutte le postazioni, oltre che al domicilio, per dare risposta ai cittadini di tutta la nostra provincia”.

Si precisa che le sette postazioni drive, attive su ciascuno dei sette distretti sanitari Ausl, sono rivolte ai cittadini che hanno ricevuto la convocazione del Dipartimento di Sanità pubblica oppure inviati tramite prenotazione del tampone da parte del proprio Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta. Non è previsto il libero accesso e non sarà possibile accettare persone al di fuori dei percorsi citati. Ai cittadini si richiede inoltre di presentarsi con un documento di identità valido e la tessera sanitaria, al fine di agevolare le procedure di verifica dei dati.